venerdì 13 gennaio 2017

Maradona cittadino onorario a 30 anni dal primo scudetto


Fonte: Paolo Cuozzo da Il Corriere del Mezzogiorno

Napoli - «Diego Armando Maradona sarà cittadino onorario di Napoli». Quello che era un progetto più volte ripetuto, anticipato, ipotizzato o solo sperato, e che il sindaco de Magistris provava a tenere chiuso nel cassetto, alla fine è diventato realtà. Anche se con diversi, sicuramente troppi anni di ritardo — quasi trenta — visti i meriti di Diego e la gioia immensa che per sette anni ha garantito alla città di Napoli. La cosa si poteva fare infatti anche prima. Ma de Magistris non voleva e non vuole che questa scelta, che comunque compete esclusivamente a lui, finisse in un contesto mediatico ben diverso che in qualche misura potesse sminuire il senso vero della decisione del primo cittadino; o comunque, che non ne valorizzasse in pieno le motivazioni, il senso. Della cosa i due ne parleranno lunedì prossimo quando Diego Armando Maradona sarà a Napoli, al San Carlo, per la rassegna con Giancarlo Siani.
 
Anche se a Diego la notizia è già arrivata da giorni. De Magistris lavora per far si che la consegna della cittadinanza onoraria si trasformi in un vero e proprio evento per la città; evento da tenersi, possibilmente, proprio mercoledì io maggio prossimo, esattamente trent'anni dopo la vittoria del primo scudetto del Napoli datato io maggio 1987. E' infatti questo il sogno del Comune di Napoli, quell'idea che il sindaco sta accarezzando da tempo ma che per essere concretizzata necessita di alcune verifiche. Su tutte, la disponibilità ad esserci di Diego, cosa che però viene data per scontata. Eppoi, quella che l'avvenimento si possa incastrare con quelli che eventualmente potrebbero essere i festeggiamenti (non se ne sa ancora nulla) previsti dal club azzurro. Indipendentemente da quanto farà il Napoli, il sindaco ha annunciato che organizzerà «una grande festa popolare per l'anniversario dei 30 anni del primo scudetto del Napoli». Si vedrà. Finora in tanti ne avevano discusso, avanzando idee su un qualcosa — come la cittadinanza onoraria a Maradona — la cui decisione è in capo solo al primo cittadino. Al quale pare non sia affatto piaciuto che la sua decisione apparisse frutto della richiesta da parte di alcuni consiglieri comunali. Mentre alla cosa lui pensava da tempo e aveva messo in cantiere decisione — e data — da parecchi mesi. Del progetto il sindaco ne ha parlato anche con Aurelio De Laurentiis: i due, presto, ne discuteranno ancora per verificare eventuali punti di contatto e possibili organizzazioni comuni che tengano assieme evento e ricorrenza. Perché quella del 10 maggio prossimo è una data che per il Napoli è l'inizio di un qualcosa che si spera possa essere ripetuto ancora. I tifosi azzurri non potranno infatti mai dimenticare quel glorioso giorno in cui la squadra allenata da Ottavio Bianchi, pareggiando 1-1 contro la Fiorentina (reti di Carnevale e di Raggio), regalò un sogno atteso per decenni dai napoletani. Il 10 maggio dell'87 il San Paolo era una bolgia: non c'era un solo posto libero. E trent'anni dopo, il «cittadino napoletano» Diego Armando Maradona sarà nuovamente della partita.

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