sabato 14 gennaio 2017

Presentato il libro di Alessandra Dagostini, “Sotto il cielo delle Eolie”, alla Libreria Ubik di Vico Equense

Marilena Passaretti, Angela Barba, Alessandra Dagostini
e Giancarlo Lobasso
Vico Equense - Si è tenuta martedì 10 gennaio 2017, ore 18:00, presso la Libreria Ubik di Vico Equense la prima presentazione ufficiale di “Sotto il cielo delle Eolie” (Villa D’Agri-PZ, Dibuono Edizioni, 2016), il nuovo libro della scrittrice vicana Alessandra Dagostini, vincitrice di numerosi concorsi e premi letterari. Prima tappa, questa, di un tour che porterà la plaquette in giro per diverse città italiane (Castellammare di Stabia, Portici, Roma, Verona, Valsinni) per poi culminare l’estate prossima proprio nella terra che l’ha ispirata, ossia nell’amato arcipelago eoliano. Una serata accogliente e calorosa, che ha raccolto numerosi amici, accorsi con entusiasmo, a dispetto della rigida temperatura esterna, “mitigata” dalle atmosfere marine di un indimenticabile viaggio in Sicilia che la nostra concittadina ha trasformato in poesia. Relatrice e moderatrice un’entusiasta e appassionata Angela Barba, che della Dagostini è stata insegnante di latino alle scuole superiori e che ha saputo catturare l’interesse del pubblico con la sua impeccabile analisi descrittiva, ricca di paralleli e di spunti, riguardanti, in particolar modo, gli echi alcioneschi e i riferimenti omerici da lei rinvenuti nella poesia della Dagostini. Voce recitante altra nostra concittadina, Roberta Guida, che ha letto con trasporto i versi di Alessandra (“Arrivo a Stromboli”, “Risveglio a Panarea”, “Bagno a Filicudi”, “Mattinata a Lipari” e la lirica finale all’isola del cuore, “Vulcano”) sulle note dell’album “Divenire” del pianista Ludovico Einaudi, messe come sottofondo musicale. Più che una solita presentazione, l’impressione è stata quella di un salotto letterario d’altri tempi con il simpatico siparietto “botta e risposta” tra la prof. Barba, in veste di intervistatrice, e l’autrice, che ha spiegato e commentato alcuni dei suoi versi più ermetici, dischiudendo ai presenti la magia di queste terre meravigliose. Bella e propositiva anche l’idea dell’hashtag – così di moda nel linguaggio odierno dei social – #perunibiscochemuorenesbocceràsempreunaltro, lanciata dalla prof. Barba, che ha stigmatizzato così un verso tratto dalla lirica dedicata a Vulcano per lasciare al pubblico la speranza di una scintilla che può sempre salvarci nei momenti di rassegnazione più buia. Poesia, dunque, come “disinfettante dell’anima” anche in tempi così frenetici e poveri di valori.
 
“Un tempo ben speso” – a detta del pubblico presente in libreria, che ha seguito con interesse e piacere la presentazione. Tra gli intervenuti anche due rappresentanti di “Medici Senza Frontiere”, Giancarlo Lobasso e Marilena Passaretti, gentilmente ospitati per l’occasione dalla Libreria Ubik. Ma insolita è soprattutto questa plaquette che non contiene soltanto delle poesie suggestive ed intense, ma anche dipinti di artisti scelti dall’autrice per accompagnare i versi (tra cui ricordiamo il bellissimo tramonto sulla spiaggia nera, appositamente realizzato per i versi dedicati a Vulcano, dal maestro vicano Antonio Carrano del Centro d’Arte “Il cardine”) e suoi scatti amatoriali accuratamente selezionati per cercare di impressionare il lettore anche attraverso le immagini. Vi è inoltre inserita una piccola bibliografia per chi ne volesse approfondire in qualche modo l’indagine storico-culturale. Dettaglio questo che tradisce, in un certo senso, l’animo saggistico della poetessa vicana, già premio Morra 2012 per il suo lavoro certosino sulla petrarchista lucana Isabella Morra (“Degno il sepolcro, se fu vil la cuna. L’universo poetico di Isabella Morra”, Castellammare di Stabia, N. Longobardi Editore, 2011). La piccola silloge è stata già acquisita, infatti, al patrimonio librario delle biblioteche di Napoli, Matera, Potenza, Messina e Palermo e sarà presto inserita nella “Bibliografia generale delle isole Eolie” stilata dal prof. Giuseppe Arena. In uscita, a breve, sempre per i tipi della Dibuono, come preannunciato dalla Dagostini, anche il “sequel” della plaquette eoliana, che si intitolerà “Ali di Icaro e sogni”, silloge poetica molto più ricca e corposa, ambientata ancora una volta nelle «isole dolci del dio» di quasimodiana memoria.

Nessun commento: