mercoledì 25 gennaio 2017

Treni vecchi, cari e insicuri il calvario dei pendolari costretti a usare l`auto

Dati sconfortanti nel report di Legambiente Pendolaria 2016. L'età media dei convogli di gran lunga superiore ai 15 anni. Circumvesuviana e Metro, la Campania è all'anno zero 

Regione Campania - Per i circa 279mila pendolari campani che ogni giorno prendono il treno per andare a lavorare o a studiare la condizione del trasporto pubblico è sempre più insostenibile. Ogni giorno che passa il servizio diventa più scadente perché i soliti vecchi treni sono anche diminuiti e quelli che restano diventano sempre più affollati e pericolosi. Con risultati inevitabili. Dal 2010 ad oggi il calo dei pendolari è stato vertiginoso, passando dai 442mila utenti a 143 mila pendolari, il 34% in meno. Una drastica diminuzione che si tramuta in più auto in circolazione, più traffico e di conseguenza più smog nelle nostre città. È quanto emerge da Pendolaria 2016, il dossier di Legambiente che traccia un quadro preciso sulla situazione e gli scenari del trasporto ferroviario pendolare. In Campania - denuncia Legambiente - sono stati effettuati tagli complessivi del 15% al servizio dal 2010 ad oggi, con punte di -50% su alcune linee, mentre c'è stato un aumento delle tariffe del 36%. La Regione Campania investe poco per potenziare il servizio e comprare treni: la spesa per i pendolari è pari allo 0,29% del bilancio regionale. In Campania continua ad aumentare l'età media dei treni, nonostante alcuni segnali di investimento e i primi inserimenti di nuovi convogli nel corso degli ultimi mesi, soprattutto a causa dell'anzianità del parco rotabile di EAV (Circumvesuviana, Sepsa e MetroCampania NordEst).
 
Complessivamente - secondo il dossier Pendolaria di Legambiente - in Campania sono 407 i treni in servizio sulla rete regionale, di cui 383 ad alta frequenza e 24 di media percorrenza con una tipologia di 321 elettrici e 86 diesel, con una età media dei convogli in circolazione sulla rete regionale di 18,3 anni, con il 70,3% dei treni con più di 15 anni di età. A Napoli sono 81 il numero dei treni metropolitani con una età media del materiale rotabile di 19,2 anni, mentre il 77,8% dei treni ha più di 15 anni. Sono 52 i tram che circolano nel capoluogo napoletano con una età media di 17,5 anni con ben il 57,7% dei tram con più di 15 anni. In particolar modo 30 vetture sono state costruite 75 anni fa e con un revamping di 20 anni fa. A Napoli sono circa 65 milioni i passeggeri annui che utilizzano la metropolitana, cifre basse rispetto ai 479 milioni annui di Milano ed i 308 milioni di Roma, mentre sono 140 i milioni di passeggeri che a Napoli usufruiscono di tram/bus, niente in confronto ai 941 milioni di Roma e i 244 milioni di Milano. Tra tante ombre ci sono anche piccoli segnali che fanno ben sperare. In Campania si è tornati ad investire nell'acquisto di nuovo materiale rotabile con oltre 47 milioni per l'acquisto di parte dei nuovi treni ETR per la Circumvesuviana, di quelli per Sepsa incluso il revamping di 13 treni e l'acquisto di 12 unità di trazione Firema e 7 nuove unità di trazione Firema per la ex MetroCampania NordEst, oltre che con i finanziamenti previsti per l'acquisto di 12 nuovi treni Jazz (che si sommano a altri 12 già in circolazioni per Trenitalia; a Napoli poi, aumentano i passeggeri: ogni giorno oltre 150.000 persone prendono la Linea 1 (erano 110.000 nel 2013 prima del prolungamento fino alla Stazione Garibaldi). Sono inoltre state realizzate negli ultimi anni 35 tra stazioni nuove e riqualificate, attraverso coinvolgimento di artisti architetti di fama internazionale. La nuova stazione di Toledo del metrò si è addirittura aggiudicata diversi riconoscimenti internazionali ed è arrivata in testa a diverse classifiche sulla stazione più bella. (Fonte: Metropolis)

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