venerdì 24 febbraio 2017

Minacciato di morte ora è sparito nel nulla

Luigi Celentano
Ansia per l'allontanamento di Luigi Celentano da Meta. La famiglia ha denunciato in tv di essere stato vittima di bullismo

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis 

Piano di Sorrento - Luigi Celentano ha ricevuto minacce di morte perché voleva denunciare di essere vittima di episodi di bullismo. Alcuni ragazzi l'avrebbero intimorito e picchiato procurandogli lesioni a un braccio. I fatti sarebbero avvenuti alcuni mesi fa a Piano di Sorrento e rappresentano l'ennesimo giallo sul mistero del diciottenne sparito nel nulla dallo scorso 12 febbraio. Tutto ciò l'ha detto in diretta tv, ai microfoni della trasmissione di Rai tre "Chi l'ha visto?", la madre di Luigi, Fulvia Ruggiero, che ha lanciato un appello al figlio e a chi avesse notizie sul ragazzo. “Torna a casa, ti aspettiamo”, poi momenti di commozione e tensione. Sulla scomparsa del ragazzo è aperta un'inchiesta della Procura della Repubblica di Torre Annunziata che coordina i carabinieri della stazione di Piano di Sorrento diretti dal capitano Marco La Rovere e dal maresciallo Daniele De Marini. Purtroppo finora le ricerche del diciottenne hanno dato esito negativo. Sono state ascoltati familiari e amici del ragazzo, sono state raccolte testimonianze. Ma finora non c'è alcun elemento preciso che possa permettere agli inquirenti di ricostruire le ultime ore di Luigi Celentano. Chi ha incontrato? La sua scomparsa è dovuta a una propria scelta o è stato forzato a lasciare l'abitazione in cui viveva con la madre, il compagno e il fratellino? Domande finora senza risposta. La fotografia di Luigi Celentano sta facendo il giro della rete.
 
Tutti a condividere il volto di quel giovane che si mostra sorridente e che invece, a detta anche della madre, era nel mirino di una banda di bulli locali. Un'emergenza, quella denunciata dalla donna, che ha indotto il presidente del consiglio comunale Mario Russo a lanciare un messaggio all'intera cittadinanza. Lo fa più da padre di famiglia che da politico, è un appello ad avere coraggio: «Sulla scomparsa di Luigi Celentano rifletto che se in un paese relativamente piccolo o grande che si voglia come Piano di Sorrento, impunemente e nonostante relativa denuncia alle autorità , possono verificarsi episodi di "bullismo grave" quali minacce di morte e addirittura la rottura di un braccio, allora oltre che il fallimento del sistema sociale, questo è un problema di ordine pubblico e sicurezza al quale non possono sottrarsi o venire meno tutte le forze politiche, sociali e di polizia!». Lo scorso 12 febbraio, a tarda sera, Luigi Celentano si alzò dal letto, si rivestì e lasciò l'appartamento di Meta in cui viveva coi familiari. Nella notte raggiunse Vico Equense, poco prima delle 2.30, dove parlò con gli zii senza accennare - a quanto pare - al suo desiderio di scappare dalla penisola sorrentina. Potrebbe avere con sé una felpa rossa e nera, mentre il cellulare risulta staccato. Tutto è come i cento scatti all'inferno realizzati dal fotoreport in tutte e sei le strutture italiane e che ultimamente sono diventati anche una video installazione presentata a Torino. Una mostra-denuncia che Guardascione porterà anche a Vicenza forse, a Napoli.

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