giovedì 16 marzo 2017

Consulenze e appalti «truccati» l’inchiesta travolge anche i prof

Aldo Aveta
La Regina, l’inchiesta «Queen», tra custodie cautelari in carcere e arresti domiciliari, ha messo sotto scacco insospettabili professionisti, docenti universitari, direttori e presidenti. È un’appaltopoli che tira in ballo il mondo della cultura e dell’università di Napoli. Tra i nomi anche quello di Aldo Aveta, 69 anni, napoletano, laureato in ingegneria, è professore ordinario di Restauro Architettonico nella Facoltà di Architettura dell'Università di Napoli, Federico II, che è coinvolto nell'inchiesta con l'ipotesi di reato di turbativa d'asta, in relazione a una gara indetta dal comune casertano di Francolise relativo alla realizzazione dei lavori di restauro dei castelli medievali di alcuni comuni consorziati chiamato «Le porte dei parchi». Aveta è stato direttore della scuola di specializzazione in Beni architettonici e del paesaggio della facoltà di Architettura dell'Università di Napoli, Federico II per il triennio 2010-2013. E presidente del corso di laurea magistrale in Architettura-restauro. Ha fatto parte del team di professionisti che ha redatto lo studio di fattibilità tecnico-artistico per il restauro e la valorizzazione del complesso monumentale della Santissima Trinità e Paradiso a Vico Equense.

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