mercoledì 15 marzo 2017

De Luca ferma le demolizioni. Immobili abusivi ai Comuni

Linee guide della Regione: potranno essere dati in fitto a chi li occupa 

Fonte: Angelo Agrippa da Il Corriere del Mezzogiorno 

Napoli - Un provvedimento per avviare una sorta di «sanatoria sociale» dei manufatti abusivi (sono circa 70 mila in Campania) che dovrebbero essere abbattuti, ma sui quali l'attività di demolizione è sospesa da anni per mancanza di fondi pubblici o per l'impossibilità di essere eseguita in danno ai proprietari. La giunta regionale ha approvato un disegno di legge in quattro articoli («Misure di razionalizzazione e semplificazione in materia di governo del territorio») che ora dovrà passare al vaglio del consiglio regionale. Con il provvedimento vengono istituite «le linee guida per le misure alternative alle demolizioni di immobili abusivi». Di cosa si tratta? L'assessore regionale all'Ambiente, Fulvio Bonavitacola, chiarisce: «Tentiamo in questo modo — afferma — di supportare gli enti locali che intendono azionare misure alternative all'abbattimento: i consigli comunali dovranno valutare l'interesse pubblico a non procedere alle demolizioni. Mentre la Regione provvederà a redigere, d'intesa con le Soprintendenze e il Genio civile, il disciplinare per valutare tutti i parametri di compatibilità». Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, è ancora più esplicito: «Abbiamo approvato due misure importanti in giunta. La prima è la semplificazione della normativa antisismica. La seconda interviene sulla questione dell'antiabusivismo ed è volta a consentire ai Comuni di rilevare anziché abbattere gli immobili di interesse pubblico e che possono essere gestiti dai Comuni o dati in fitto a chi ci abita».
 
Dunque, i manufatti che dovrebbero essere demoliti potranno, invece, essere recuperati per fini sociali (il Comune potrebbe allocarvi asili, ostelli, uffici) o locati. Alle linee guida(che saranno approvate entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge) potranno attenersi i consigli comunali per approvare atti regolamentari e di indirizzo riguardanti «i parametri generali di valutazione del prevalente interesse pubblico rispetto alla demolizione; la valutazione del non contrasto dell'opera con rilevanti interessi urbanistici, ambientali di rispetto dell'assetto idrogeologico; la regolamentazione della locazione e alienazione degli immobili acquisiti al patrimonio comunale per inottemperanza all'ordine di demolizione, anche con preferenza per gli occupanti per necessità, al fine di garantire un alloggio adeguato alla composizione del relativo nucleo familiare; i criteri di determinazione del canone di locazione e del prezzo di alienazione ad onerosità differenziata fra le superfici adeguate alla composizione del nucleo familiare e quelle in eventuale eccedenza; i criteri di determinazione del possesso del requisito soggettivo di "occupante per necessità" anche per quanto riferito alla data di occupazione dell'alloggio». Insomma, le linee guida, non vincolanti e ferma restando l'autonoma valutazione dei consigli comunali sull'esistenza di prevalenti interessi pubblici rispetto alla procedura di demolizione, consentono all'ente locale di acquisire al patrimonio il bene per inottemperanza all'ordine di demolizione, e di locare lo stesso con preferenza per gli «occupanti per necessità». L'altra decisione della giunta — come accennato da De Luca — riguarda la semplificazione nei procedimenti di rilascio delle autorizzazioni antisismiche. Nelle zone a bassa sismicità della Campania, e che interessano 62 comuni, potranno avviarsi i lavori di edilizia contestualmente al deposito della pratica presso il Genio Civile. La semplificazione produrrà — secondo quanto riferito da palazzo Santa Lucia — una riduzione dei tempi per l'avvio degli interventi da 15 a zero giorni.

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