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| Eduardo Melisse |
Castellammare di Stabia - Già a poche ore dall'esplosione del caso delle tessere online aveva fatto capire di non voler abbandonare la partita senza lottare: «Non mi arrendo, 130 persone che vogliono partecipare alla vita del partito non possono essere cacciate». Ora Eduardo Melisse, che si è visto annullare l'adesione al Pd dopo aver pagato (con la sua carta paypal) le iscrizioni di amici e parenti, scopre di poter giocare un'ultima carta nella battaglia ingaggiata con i vertici democrat. Il presidente del Consiglio comunale stabiese ha infatti annunciato che presenterà ricorso, alla segreteria regionale del partito, per far valere le proprie ragioni. «Ho la coscienza a posto - afferma- e sono pronto a portare tutti i miei iscritti uno per uno a Napoli. Se finisse male però, vuoi dire che abbiamo corteggiato una donna che ci ha detto di no. In quel caso, ci dovranno restituire i 1800 euro spesi per le tessere». La situazione insomma resta calda e una eventuale e definitiva espulsione di Melisse dal Pd potrebbe, ovviamente, avere delle importanti ripercussioni sul prossimo congresso cittadino e, soprattutto, sulla maggioranza guidata dal sindaco Antonio Pannullo. In questi giorni proseguono i contatti trai casilliani e Officina Democratica (vicina all'europarlamentare Andrea Cozzolino) nel tentativo di superare le polemiche. Intanto m città è ufficialmente nata la corrente democrat vicina a Vincenzo De Luca, rappresentata dall'area riformista del consigliere Rosario Cuomo e dell'ex assessore Michele Sanzone. «Abbiamo incontrato nei giorni scorsi il governatore affermano - per parlare dei problemi interni al partito e, soprattutto, delle iniziative da mettere in campo per lo sviluppo della città. Alla luce delle ultime vicende interne al Pd, ormai orfani di riferimenti certi e fedeli ai nostri valori riformisti - continuano - abbiamo sancito un patto (oltre che amministrativo) anche politico con il presidente De Luca, che ci vede impegnati al suo fianco».
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