venerdì 10 marzo 2017

Pd, tessere on line dimezzate valide 993 iscrizioni su 1900

Fonte: Alessio Gemma da La Repubblica Napoli 

Tesseramento on line, dimezzate le iscrizioni. Da Roma cala la mannaia sulle adesioni al Pd napoletano per via telematica. Responso in serata del partito nazionale: via libera a 993 iscritti su 1900 che avevano fatto richiesta. Intanto continua il lavoro della commissione provinciale per il congresso che deve certificare le circa 20 mila tessere sottoscritte dai 131 circoli di Napoli e Provincia. Stamane alle 11 si decide a via Verdi il nuovo capogruppo del Pd in consiglio comunale dopo la sfiducia a Valeria Valente. Annunciata nel pomeriggio un'occupazione simbolica del partito a via Toledo da parte degli operai Fiat, partecipa anche Antonio Bassolino.

IL TESSERAMENTO 

Non c'è scampo per "le iscrizioni multiple" per via telematica. I "pacchetti di tessere" acquistati con un'unica carta di credito sono stati cancellati. Record a Mariglianella: cassate 137 iscrizioni, valide solo 13 su 150. Segue Castellammare, con 118 tessere annullate: ricevono l'ok 137 adesioni su 255. Spazzato l'on line anche a Poggioreale: valide solo 4 su oltre 100. Intanto circa 400 tessere on line vanno in fumo per il mancato pagamento della quota di iscrizione. Ma sono gli elenchi delle iscrizioni effettuate nei circoli - circa 20 mila - a tenere inchiodati sulle sedie gli 11 componenti della commissione provinciale. Mercoledì si è alzata la fumata nera: niente approvazione, mancavano in molti casi le residenze degli iscritti, requisito necessario. Ieri la commissione si è riunita a gruppi nel corso della giornata per controllare gli elenchi. Ristamparli. E richiedere ai circoli di compilare le eventuali informazioni mancanti. Si è arrivati a esaminare 85 circoli su 131. Stamane si riparte dalle 12, la commissione si riunirà al completo alle 15 per completare i lavori.

IL FUNZIONARIO 

A mandare in tilt le operazioni un file excel. Negli ultimi giorni di tesseramento, conclusosi il 28 febbraio, la piattaforma nazionale dove inserire i dati si era intasata. Per questo dal Na2areno hanno chiesto alle federazioni provinciali di riportare i dati su un file excel inviato da Roma. Ma "la residenza" dell'iscritto non era evidenziata "in giallo" come gli altri requisiti necessari - nome, cognome, data e luogo di nascita: per cui alcuni segretari hanno dimenticato di riportare gli indirizzi. Non solo. Quel file excel conteneva 15 colonne: troppe per entrare in foglio A3 stampato. Un pasticcio. Che ha messo m luce il principale limite del partito di maggioranza relativa del Paese nella terza città d'Italia: perché a lavorare sugli elenchi con 20 mila nomi, alla vigilia di un congresso nazionale, c'è un solo funzionario. «Siamo uno e mezzo - bofonchia Nicola, uomo di mezza età - Altre due impiegate sono part time. Sto impazzendo da lunedì, a stampare fogli su fogli». Pd napoletano senza forza lavoro. «Ecco cosa succede quando si toglie il finanziamento pubblico ai partiti», commenta Valerio Di Pietro, segretario di Chiaia. Infine, lo scontro tra correnti alimentato dalla lotta a tré per la segreteria nazionale: ieri mattina ha abbandonato i lavori della commissione per protesta Peppe Balzamo, membro in quota Andrea Orlando, che sfida Renzi al congresso. Dalla platea degli iscritti si pesca il 5 per cento dei voti necessari per i tré candidati per accedere alle primarie. Ed escono i delegati per l'assemblea nazionale. Ma soprattutto si determinano i pesi per il futuro congresso provinciale.

LA SEGRETERIA 

Ieri il presidente Matteo Orfini ha chiesto «l'azzeramento dei vertici locali» del Pd. Il deputato Gennaro Migliore ha rispolveraî no "il lanciafamme" a Napoli. Il i caos delle ultime 48 ore sulla "certificazione" delle tessere è stato Carpentieri: "Troppe fratture all'interno e troppi che remano contro l'organizzazione" l'epilogo di un dramma iniziato con la videoinchiesta di Repubblica sulle iscrizioni a Miano, i casi sospetti di affiliati di camorra a San Carlo Arena, il tesseramento gonfiato a Bagnoli, le infiltrazioni dei centrodestra a Pomigliano e Vico Equense. «Michel se ne è andato e non ritorna più», scherzava ieri il segretario Carpentieri, riferendosi al capobastone di Miano: «C'è un pezzo di Pd che rema contro - sbuffa Carpentieri - Non si impegnano, non versano il contributo al partito. A chi invoca il lanciafiamme dico di fare attenzione al lato in cui lo impugna». Interviene anche la segretaria regionale Assunta Tartaglione: «Difficile comprendere attacchi violenti nei confronti dei vertici locali del partito se arrivano da chi ha un ruolo di arbitro e garante in questa fase delicata del congresso». E a Orfini replica anche il presidente del Pd campano Stefano Graziano: «E il momento di unire, non di alimentare divisioni». Fa scudo sulla segretaria di Napoli Ettore Rosato, capogruppo alla Camera. «A Napoli non bisogna fare di tutt'erba un fascio».

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