giovedì 2 marzo 2017

Silenzio assordante in Municipio

Municipio di Meta
Amarezza e stupore tra i politici. Cresce l'attesa per il Riesame. Parlano solo i 5 Stelle ma di Piano 

Fonte: Metropolis

Meta - Tutti muti. Il silenzio avvolge più di prima il municipio di Meta. Nessuno si azzarda a dire qualcosa, a fornire un commento. I dipendenti comunali leggono le evoluzioni del Tito-gate, ma pensano a fronteggiare l'esigenza di mandare avanti l'ente. Nelle menti del sindaco Giuseppe Tito, degli assessori, dei big della maggioranza e pure dei consiglieri comunali di opposizione regnano amarezza e stupore. Ma soprattutto sale l'attesa per il primo vero scoglio da superare: quello del Riesame di Napoli. Si tratta di un appuntamento fondamentale che vedrà Tito iniziare a ribattere colpo su colpo alle bordate della Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Sia chiaro: si deve stabilire l'esigenza o meno di misure cautelari, non verrà sancita la bontà giudiziaria dell'impianto accusatorio rifinito dal sostituto procuratore Silvio Pavia e dalla tenenza della guardia di finanza di Massa Lubrense che potrebbe essere al centro di un processo se verrà chiesto - come presumibile - il rinvio a giudizio. Nel frattempo, è soltanto il Movimento Cinque Stelle a rompere il silenzio in tutta questa tempesta. Lo ha fatto di recente Salvatore Mare, il consigliere comunale di minoranza della vicina Piano di Sorrento che, da pentastellato della prima ora, invoca chiarezza immediata per un esponente locale del Pd su cui pesano ipotesi di reato inquietanti. Tito però si consulta con il suo pool difensivo e prima delle esigenze politiche ha intenzione di lavorare al meglio soprattutto per uscire pulito dalle indagini. Intende dimostrare la sua completa estraneità ai fatti contestati punto per punto dalla Procura, anche perché il rischio concreto è anche di vedersi pregiudicata la sua carriera politica.
 
Tra due anni si tornerà alle urne e Tito già stava iniziando a sfogliare la margherita sul tono della prossima campagna elettorale a cui ricandidarsi. E al di là di chi lo vede proiettato in avventure politiche molto più impegnative, come Regione Campania o addirittura Parlamento. Tutto ciò mentre con il Pd locale i rapporti non sono affatto migliorati. L'attuale segretario cittadino democrat, l'ex sindaco Paolo Trapani di cui Tito è stato assessore, è stato puntuale nella sua ricostruzione post-inchiesta. E attende gli sviluppi, anche politici, alla luce di qualche sollecito degli iscritti per le Comunali 2019.

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