lunedì 6 marzo 2017

Zero lavoro e servizi pessimi. Ma in Campania si vive di più

La Comunità Europea boccia la nostra regione: promossa soltanto sulla longevi Nel mirino il sistema sanitario, i trasporti e anche l'inefficienza delle istituzioni 

Fonte: Metropolis

Viviamo di più, ma male. In estrema sintesi è ciò che si può dire della Campania, andando ad analizzare gli studi della Commissione Europea. E' stato creato un indice di competitività per 270 regioni europee, basato su 11 indicatori: Sanità, mercato del lavoro, infrastrutture, istruzione. Ne esce un'Europa a due velocità: quella centrale e del nord, con Germania, Gran Bretagna e Paesi Bassi che corre come un treno, con gli indici di competitività più alti, rispetto anche alla media europea, e poi l'Europa del Sud e dell'Est, arretratissima. In questo quadro naturalmente la Campania gode di primati assolutamente non lusinghieri: due su tutti, le istituzioni e il lavoro. Da questo punto di vista la Campania è messa peggio delle più remote regioni greche o ucraine. Con un indice massimo di 100, ad esempio, la media dell'efficienza del mercato del lavoro in Europa è di 60. Nei paesi dell'Est, o del le aree interne della Grecia questo dato si abbassa intorno ai 15. Drammatica la situazione in Campania: il voto è 8 su 100. Da uno a 10 si tradurrebbe in uno zero virgola e guardando alla Regione negli ultimi anni non è difficile chiedersi il perché. La Sanità che cade a pezzi, strade completamente dissestate, servizi inefficienti e lavoro che quasi non esiste. Sempre più aziende chiudono e sempre più giovani sono costretti a trasferirsi altrove per trovare lavoro.
 
Insomma, una situazione davvero drammatica. Stesso discorso per le istituzioni: la media dell'efficienza in Europa è 50, la sufficienza insomma, in paesi non propriamente efficienti dal punto di vista istituzionale, come la Romania, o la Grecia, l'efficienza si attesta intorno ai 20 punti, la Campania ancora una volta è vicina allo zero: solo nove punti. Male, malissimo la Campania anche per quanto attiene all'istruzione, alle infrastrutture. Va bene soltanto dal punto di vista della longevità, qui ci sono dati ben superiori anche alla media europea, di 76, mentre la Campania viaggia con un indice pari a 84. Insomma, non c'è lavoro, le istituzioni sono qualitativamente scarsissime, l'innovazione tecnologica è un concetto aleatorio, ma campiamo di più, grazie alla dieta mediterranea, al codice genetico che abbiamo avuto in eredità e a chissà cos'altro.

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