lunedì 10 aprile 2017

Ambiente. Sorrento, 5 tonnellate di rifiuti raccolte in mare

Sorrento - Conclusi a Sorrento, nello scorso week-end, i primi due appuntamenti di aprile dedicati alla pulizia dei fondali. Nel corso delle operazioni a Marina Piccola e Marina Grande, sono state raccolte circa 5 tonnellate di rifiuti: reti da pesca abbandonate, nasse, diversi pneumatici tra cui alcuni di grandi dimensioni, tubolari e alti oggetti in metallo e varie attrezzi in plastica. L’iniziativa è stata promossa dall’assessorato all’Ambiente del Comune di Sorrento, Penisolaverde, Parco Marino di Punta Campanella, forze dell'ordine e associazioni subacquee. Ruolo determinante hanno avuto i sommozzatori del secondo reparto tecnico di supporto di Nisida della Guardia di Finanza di Napoli coordinati dal comandante Nicola Riccio, i componenti della stazione navale di Napoli della Guardia di Finanza con l’intervento della vedetta V802, gli uomini della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia comandati da Guglielmo Cassone nonché l’ufficio di Sorrento della Capitaneria guidato dal luogotenente Enrico Staiano, il tenente di vascello Alessandro Minò del gruppo sommozzatori della Capitaneria di Porto di Napoli, i volontari di Marevivo guidati dal delegato regionale Carmine Esposito, i sub dell'associazione Jacque Cousteau e i ragazzi della cooperativa Sant’Anna. Presente alle operazioni, la Guardia di Finanza di Massa Lubrense rappresentata dal tenente Leonardo Cuneo. “Dopo circa un anno e mezzo di interventi sia a terra che a mare, grazie alla preziosa collaborazione tra forze dell’ordine e volontari, si sta giungendo a preziosi risultati per il nostro mare e in modo speciale al borgo dei pescatori di Marina Grande che sta riacquistando una nuova visione improntata all’importante target turistico all’altezza della città di Sorrento - dichiara il consigliere comunale Luigi Di Prisco – Ora gli appuntamenti proseguiranno nel mese di maggio, e ad essere interessato non sarà solo Marina Grande ma anche il fondale antistante l’oasi naturalistica e archeologica della Regina Giovanna”.

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