lunedì 10 aprile 2017

Circum, mancato accordo sul festivo. Treni fermi nel pomeriggio di Pasqua

De Gregorio (Eav) amareggiato: «I lavoratori in assemblea bocciano la proposta di accordo che era stata raggiunta coi sindacati e che prevedeva 230 euro per il turno pomeridiano. Commenti? La cosa si commenta da sola»

Fonte: Angelo Agrippa da Il Corriere del Mezzogiorno

I treni guasti? Le corse tagliate? I macchinisti minacciati? Tutto vero. Ma nulla può compromettere il desiderio di trascorrere, ovviamente in santa pace, il pomeriggio di Pasqua a casa. Si dice «Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi». Ma mai al lavoro. Umberto De Gregorio, presidente di Eav (la holding del trasporto regionale che gestisce Circumflegrea, Sepsa e Metrocampania) commenta amareggiato: «Eav rimarrà ferma il pomeriggio di Pasqua. I lavoratori in assemblea bocciano la proposta di accordo che era stata raggiunta con i rappresentanti sindacali e che prevedeva 230 euro per il turno pomeridiano. Eav assicura comunque il servizio per Pompei e Sorrento con bus sostitutivi. Commenti? La cosa si commenta da sola. Ci sono giovani che avrebbero accettato per un quinto di quella somma». Duecentotrenta euro non sono stati sufficienti a convincere i dipendenti a prestare servizio. Il sindacato autonomo Orsa racconta la sua versione dei fatti: «I lavoratori hanno detto no a una forma “a chiamata” di un servizio pubblico». È categorico Gennaro Conte, rappresentante sindacale dell’Orsa, la sigla che dal primo momento si era opposta all’accordo avanzato dall’Eav di tenere attive la linea Napoli-Sorrento nel pomeriggio della domenica di Pasqua:
 
«Quando ci era stata proposta l’intesa — sottolinea — avevamo rilanciato dicendo che non era giusto privilegiare i turisti che si recavano agli Scavi di Pompei o in Penisola sorrentina, a discapito di quelli che decidevano di andare al Santuario della Madonna dell’Arco, piuttosto che al Santuario di Pompei o nelle aree di Cuma. Come non era giusto penalizzare il cittadino di Baiano che voleva recarsi a Napoli. Per questo, noi dell’Orsa e la Confail avevamo proposto un’apertura pomeridiana comune per tutte le linee Eav, a differenza di Cgil, Cisl e Uil che si erano detti possibilisti». Invece, l’assemblea dei lavoratori ha deciso di tagliare la testa al toro: niente corse per quelli di Baiano? E allora a piedi anche i visitatori che vorrebbero raggiungere gli Scavi di Pompei e le località della Penisola. Con buona pace per gli incassi e per i gruppi di turisti. Del resto, non meritano mica più dei pendolari che il pomeriggio di Pasqua vorrebbero recarsi a Napoli? Da qui la bocciatura della proposta dell’azienda e lo stop alle linee. «Il rilancio dell’azienda pubblica — continua a sottolineare il rappresentante dell’Orsa — non si fa con gli spot. Non è possibile che tutte le responsabilità debbano ricadere sui lavoratori e i pochi meriti che vengono riconosciuti sono ascrivibili esclusivamente agli sforzi del presidente del cda. Viaggiamo su mezzi inaffidabili, si registrano principi di incendio un giorno sì e un altro pure, i ritardi che si accumulano portano addirittura a tagliare le corse. Insomma, senza mezzi non si va da nessuna parte».

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