martedì 11 aprile 2017

Rottami, gomme e pistole. I fondali come pattumiera

Sorrento
Sorrento e a Portici in azione volontari e Guardia costiera

Fonte: Valerio Di Salle e Antonino Siniscalchi da Il Mattino

Ferro, alluminio, carcasse d'auto utilizzate durante le rapine, ciclomotori e molto altro ancora. Basta una pulizia dei fondali marini per far riafforare con forza la questione degli sversamenti illegali e pericolosi in mare. A Sorrento, durante il week endsono state riportate a galla cinque tonnellate di rifiuti raccolte tra Marina Piccola e Marina Grande. Un fine settimana intenso per un'autentica task-force attivata nei primi due appuntamenti di aprile dedicati alla pulizia dei fondali. Nel corso delle operazioni nei due borghi marinari, sono state rinvenute reti da pesca abbandonate, nasse, numerosi pneumatici anche di autocarri, tubolari di ferro e alluminio, oggetti in metallo e vari attrezzi in plastica. L'iniziativa è stata promossa dall'assessorato all'Ambiente del comune di Sorrento, dall'azienda Penisolaverde, dal Parco marino di Punta Campanella, con rappresentanti delle forze dell'ordine e delle associazioni subacquee.
 
Ruolo determinante hanno avuto i sommozzatori del secondo reparto tecnico di supporto di Nisida della Guardia di finanza di Napoli, coordinati dal comandante Nicola Riccio; i componenti della stazione navale di Napoli della stessa Finanza con l'intervento della motovedetta V802, gli uomini della Capitaneria di porto di Castellammare, comandati da Guglielmo Cassone, nonché dell'ufficio di Sorrento della Capitaneria di porto guidato dal luogotenente Enrico Staiano, il tenente di vascello Alessandro Minò del gruppo sommozzatori della Capitaneria di porto di Napoli, i volontari di Marevivo, guidati dal delegato regionale Carmine Esposito, i sub dell'associazione Jacque Cousteau e i soci della cooperativa Sant'Anna di Marina Grande. Hanno partecipato alle operazioni, anche militari della Guardia di finanza di Massa Lubrense con il tenente Leonardo Cuneo. L'operazione di tutela dei fondali di Marina Piccola e Marina Grande si inserisce nel piano di recupero del litorale sorrentino, avviata dall'amministrazione comunale. «Dopo circa un anno e mezzo di interventi - sottolinea il consigliere comunale Luigi Di Prisco - sia a terra che a mare, grazie alla collaborazione tra forze dell'ordine e volontari, si sta giungendo a risultati importanti. Gli appuntamenti proseguiranno a maggio, non solo Marina Grande ma nell’oasi naturalistica e archeologica della Regina Giovanna». Carcasse d'auto e scooter, armi utilizzate per rapine, ruote di camion, batterie, transenne e attrezzature per la pesca. Sono alcuni degli oggetti "ripescati" anche a Portici. Nello specchio d'acqua del Granatello si sono immersi i sommozzatori volontari che ieri hanno partecipato alla giornata ecologica di pulizia dei fondali promossa dall'associazione Incontro in collaborazione col gruppo Eurosub, Assoutenti Campania, Leucoperta, comune di Portici Ufficio risorsa Mare e Capitaneria di Porto. Una sinergia di forze che ha visto impiegati sei sub, un'imbarcazione e decine di volontari. Sorprendenti i ritrovamenti dei sommozzatori. Tra i vari oggetti, riportate a galla anche due pistole, che sono poi state classificate come armi giocattolo, ma probabilmente lanciate in acqua da malviventi dopo aver compiuto rapine nella zona. «I fondali del Granatello sono paragonabili a una discarica e sarà un'impresa bonificarli del tutto - ha spiegato Ciro dell'Anno dopo la sua immersione - la cosa sorprendente è che nonostante tutto nelle acque di questo porto la biodiversità resta unica».

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