sabato 8 aprile 2017

Terme, esposto in Procura sullo scempio

Castellammare La denuncia degli ex dipendenti presentata anche alla Corte dei Conti

Fonte: Raffaele Cava da Il Mattino 

Castellammare di Stabia - Scempio alle Nuove Tenne, esposto e dossier fotografico alla Procura di Torre Annunziata e alla Corte dei conti. A presentarlo nelle mani dei pm oplontini e alla magistratura contabile sono stati gli ex lavoratori della municipalizzata fallita Tenne di Stabia. La devastazione che regna nello stabilimento termale della collina del Solaro è una ferita aperta, e gli ex termali chiedono i nomi dei responsabili all'autorità giudiziaria. Uffici e reparti, dove prima si effettuavano le cure termali, negli ultimi anni sono stati oggetto di raid vandalici e furti di rame. Il complesso è ormai ridotto a un rudere: l'estate scorsa, per frenare le incursioni, l'amministratore della Sint - la municipalizzata che gestisce il patrimonio immobiliare delle tenne - ha deciso di murare l'ingresso principale. «Non avevamo fondi per la vigilanza», la spiegazione di Biagio Vanacore. Allegato all'esposto alla Procura, con il quale si sottolinea «la mancata tutela del bene», c'è anche un dossier fotografico «per testimoniare come la distruzione sia avvenuta m modo scientifico».
 
«La struttura e la Sint l'ho trovata così al mio arrivo, ben vengano inchieste per risalire a responsabilità se ci sono», commenta Vanacore. Nei giorni scorsi la Sint ha pubblicato un avviso pubblico per ricevere manifestazione di interesse dai privati per la gestione del parco idropinico delle Nuove Terme: l'obiettivo è accogliere proposte e progetti perpoipubblicare un bando di gara e concedere ai privati una gestione triennale con pagamento di un canone. «Questo avviso è la ciliegina sulla torta, si parla solo di servizi di caffetteria e affini», il commento dei termali che parlano di «svendita del patrimonio della città» chiedendo l'intervento della Regione. Il governatore De Luca aveva promesso un incontro ma ad oggi non è arrivata alcuna convocazione. Un «j'accuse» nei confronti del sindaco Antonio Pannullo che anche per la privatizzazione delle Antiche Tenne ha pubblicato un avviso di manifestazione di interesse per ricevere proposte di project financing. I due bandi sono stati oggetti di un confronto, giovedì sera, tra gli ex lavoratori (tra stagionali e «fissi») e i consiglieri di opposizione. «Il bando fatto dalla Sint è uno schiaffo alla città e al termalismo - hanno detto i consiglieri di minoranza - ci aspettiamo ora un atto serio di responsabilità, che per noi vuoi dire il ritiro di un bando che non ha nulla di trasparente». Ieri si è chiusa l'asta per il parcheggio di viale delle Puglie, nell'ambito del piano di dismissione varato dalla Sint per recuperare 4,5 milioni e scongiurare il fallimento: è arrivata una sola offerta, l'apertura delle buste è prevista per la prossima settimana. «La Sint deve avere cura del parco idropinico che ci sarà riconsegnato da Sma Campania manutenuto e pulito, non avendo fondi l'avviso chiama i privati a presentare progetti da valutare – la replica di Vanacore - Così manterremo il parco pulito e si avrà un introito utile a scongiurare la scure della Madia. Abbiamo dato linee guida chiare e per un tempo breve, poi ci sarà la presentazione del piano industriale per l'intero complesso».

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