mercoledì 10 maggio 2017

Domenica prossima a Santa Maria del Castello la "Giornata dei Piccoli Cavalieri”

“La Punta del Vento”, per un turismo responsabile e sostenibile 

Vico Equense - L’associazione “La Punta del Vento”, in collaborazione con l’associazione equestre “Amici del cavallo” e l’AVF, ha organizzato domenica 14 maggio ore 11.00, “La Giornata dei Piccoli Cavalieri”. Una mattina durante la quale i bambini potranno cavalcare all’aria aperta dei pony, passeggiando lungo i sentieri di Santa Maria del Castello. L’evento, che ha ricevuto il patrocino della Città di Vico Equense, comprende anche degli intrattenimenti, stand con panini e prodotti tipici locali e uno spettacolo equestre, previsto per le 20, dal titolo “I fachiri a cavallo”. Santa Maria del Castello è una località dalle origini antiche, situata sulle colline di Vico Equense, a circa 700 metri sul livello del mare. Questo borgo ha una posizione privilegiata, una sorta d’incantevole terrazza naturale tra i golfi di Napoli e Salerno. In questo borgo immerso nella natura, a strapiombo su Positano, con scorci paesaggistici magnifici, nasce "La Punta del Vento". Un’associazione per promuovere il turismo e lo sviluppo locale. I soci intendono dare impulso a un turismo responsabile e sostenibile, per la tutela e la salvaguardia della località. Diversi i settori prioritari dell'associazione. Tra questi il ripristino d’itinerari naturalistici e storici di particolare interesse, l' organizzazione e la diffusione d’iniziative, pratica sportiva ed escursionistica e la promozione della cultura enogastronomica e la riscoperta delle tradizioni enologiche, agricole, del territorio campano e soprattutto quello della costiera Amalfitana e della Penisola Sorrentina. Santa Maria del Castello, per la sua posizione strategica di valico fra Vico Equense e Positano, è stato per secoli punto obbligato di passaggio di genti e mercanzie; l'unica alternativa era la circumnavigazione della Penisola spingendosi fino a Punta Campanella.

In questo borgo vi è anche una piccola chiesetta, inerpicata su una lunga scalinata, che ancora conserva una statua del primo seicento in marmo della Vergine con Bambino e due Statuette di Apostoli e tre preziose tele una con "San Francesco in meditazione", delicato dipinto di un raffinatissimo caravaggesco napoletano al momento senza nome, e un'altra più tarda con "Santa Rosa", splendida nelle chiarissime pennellate filanti, che fa coppia, sia per formato che per incorniciatura, con un "San Giacinto". Si dice che in passato più volte le popolazioni della piana si siano rifugiate quassù per scampare alle pestilenze e si racconta di salite penitenziali contrapposte a processioni discendenti per "scampato pericolo". Oggi questo piccolo borgo, che ospita una sessantina di residenti, è un importantissimo crocevia per gli escursionisti.

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