venerdì 9 giugno 2017

Appalti a Meta, il Riesame respinge la richiesta di arresto per il sindaco

Giuseppe Tito
Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino

Meta - Niente arresti domiciliari per il sindaco Giuseppe Tito, indagato per corruzione e altri sei reati nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Torre Annunziata sugli appalti nel Comune di Meta. Il Riesame ha respinto l'appello proposto dai pm oplontini contro l'ordinanza con cui il gip aveva inizialmente respinto l'istanza di applicazione della misura cautelare. Richiesta di arresto rigettata anche per l'imprenditore Antonino Staiano, mentre i giudici hanno detto no al divieto di dimora per il comandante della polizia municipale metese Rocco Borrelli (difeso dall'avvocato Francesco Cappiello) e per l'altro imprenditore Aniello Donnarumma (difeso dai penalisti Roberto Attanasio e Vincenzo Maiello). Tito, Staiano, Donnarumma e Borrelli restano comunque sotto inchiesta e a rischio processo. A fine febbraio la Procura ha notificato un avviso di conclusione delle indagini a loro e ad altre tre persone: le dirigenti comunali metesi Rina Paolotti e Paola De Maio e l'imprenditrice Carmela Izzo. Sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti restano l'affidamento del servizio di trasporto interno e gli appalti per il parcheggio sulla Marina di Meta e per le luminarie natralizie. Nei confronti dei sette indagati il sostituto procuratore Silvio Pavia potrebbe depositare a breve la richiesta di rinvio a giudizio. Il sindaco di Meta tira, per il momento, un sospiro di sollievo: «Massima fiducia nella giustizia», fa sapere attraverso il suo avvocato Paola Astarita.

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