domenica 11 giugno 2017

Capri, arrivano i primi vip e cala la febbre da assedio

Capri
Weekend da 8mila sbarchi, l'assessore: così la migliore accoglienza 

Fonte: Anna Maria Boniello da Il Mattino 

Capri - Il caos del ponte del 2 giugno, lo sbarco di 13.000 persone in poche ore, la conseguente ondata di polemiche e la richiesta al governo di numero chiuso: tutto questo sembra un ricordo lontano, in questo weekend caprese nel quale sembra essere tornata l'atmosfera di un tempo. Dal centro statistico della Capitaneria di Porto di Marina Grande hanno fatto sapere che fino alle 15 di ieri erano arrivati 8400 passeggeri e ne erano ripartiti 3490. Numeri bilanciati che confermano che la vivibilità sull'isola può essere assicurata se si arriva ad un massimo di 10.000 sbarchi giornalieri, e che si programmi un rientro non concentrato nello stesso orario. È stato lo stesso presidente di Federalberghi Capri, Sergio Gargiulo, a convenirne mentre alle 15.30 saliva a bordo alla nave in partenza per Napoli per raggiungere gli studi della Rai, dove stamattina parteciperà a una trasmissione m cui si parlerà del sovraffollamento. «Ho attraversato - ha detto Gargiulo - le banchine vuote a Marina Grande, non c'è folla, proprio come nei mesi invernali. Tutto ciò conferma quello che ribadiamo da sempre: il numero chiuso non serve, basta organizzare gli arrivi e le partenze e distribuire i flussi di turismo ripartendoli sull'intera isola e non concentrandoli tutti verso i medesimi luoghi».
 
In attesa che il sottosegretario del Mibact, Ilaria Borletti Buitoni, organizzi un incontro tra i sindaci e tutti i soggetti interessati a decongestionare le località a rischio caos come Venezia, le Cinque Terre e appunto Capri, l'isola continua a dividersi sul numero chiuso. Servono misure «no stress» per Capri, quindi sì al numero chiuso, aveva scritto sul suo sito istituzionale il sottosegretario, oppure «avviare la pratica delle prenotazioni, evitando che migliaia e migliaia di persone si accalchino alla stessa ora nei porti». Due soluzioni sulle quali è incentrato il dibattito, che si è andato man mano ampliando. Una regolamentazione è richiesta da tutte le associazioni di categoria, dagli isolani e dagli stessi amministratori che si sono sentiti presi di mira in merito al numero chiuso. «La nostra volontà di migliorare, anche con una regolamentazione degli arrivi oggi inesistente, l'accoglienza di tutti coloro che vengono a visitarci, e ripeto tutti, senza alcuna distinzione di classe sociale o capacità economica, è da alcuni poco compresa», ribadisce Antonino Esposito, delegato del sindaco al Turismo. «Capri- continua å un'entità fisica e geografica piccola e come tale non può essere considerata un contenitore di barche, mezzi e persone a grandezza illimitata. Noi capresi non siamo certo milionari ma lavoratori, che vivono di turismo e che per questo guardano ai turisti tutti come persone da tutelare e non come limoni da spremere». Intanto in questo fine settimana l'isola si è trasformata in un red carpet per volti noti del piccolo e grande schermo, personaggi del calcio, giornalisti e direttori di magazine patinati di gossip, per l'evento Capri Vip Champions, che da anni agli inizi di giugno porta sull'isola attori, attrici, cantanti, sportivi, per una tre giorni che si svolge allo Sporting Club di Anacapri dove si disputano partite di tennis, calcetto e mini basket. La manifestazione, giunta alla sua ottava edizione, ha visto quest'anno nel suo vasto parterre di ospiti campioni del calcio come Fabio Quagliarella e Paolo Cannavaro, l'attrice Valeria Marini e show girl come Pamela Prati, Eva Henger, Cristina Buccino, Aida Yespica ed Alena Seredova. Non solo gossip e polemiche sull'isola ma anche le arti marziali, che ieri sera hanno avuto per teatro i giardini della Flora Caprense, dove si è svolta la seconda edizione di «Fight in Capri». L'associazione isolana ha portato a Capri il Muay Thai, noto anche come box thailandese, uno sport da combattimento che ha visto alternarsi sul ring atleti importanti venuti da diversi stati per conquistare il titolo di Campione mondiale e di Campione italiano, con in palio per la prima volta la Cintura Quisisana World Champion.

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