venerdì 9 giugno 2017

Inaugurato il depuratore, resta il nodo Sarno

Fonte: Fiorangela d'Amora da Il Mattino

Castellammare di Stabia - Un progetto da 25 milioni di euro, un impianto che servirà a depurare le acque di undici Comuni dell'area torrese-stabiese e dei monti Lattari. È la mission dell'impianto di depurazione "Foce Sarno" m cui ieri sono state terminate tutte le opere interne, l'adeguamento da chimico fisico a biologico. Da completare però, la rete di collegamento con gli altri Comuni. Alle 11 di ieri, prima che la Passavant Impianti restituisca l'area al Consorzio Consarno, è arrivato il presidente della Regione Vincenzo De Luca, per visionare le vasche, parlare con gli ingegneri che hanno portato avanti i lavori e annunciare che «entro un anno e mezzo saranno completati tutti i collegamenti alle fogne dei Comuni limitrofi. Quando abbiamo fatto la scelta di utilizzare i fondi europei - ha proseguito De Luca - abbiamo deciso di affrontare le grandi emergenze della Campania. Tra queste la depurazione e la balneabilità sono necessarie per ridare dignità alla nostra regione». Nell'impianto il trattamento è continuo (24 ore al giorno, 365 giorni all'anno) ed è assicurato da 75 addetti (di cui 65 per l'impianto di depurazione e dipendenti della Te.E. Termomeccanica Ecologia, e 10 per la rete dei collettori e dipendenti della Ecosarno Scarl).
 
«La balneabilità del nostro litorale, l'eliminazione progressiva degli scarichi a mare, così come il completamento della rete fognaria rappresentano gli obiettivi strategici da raggiungere nel medio periodo - ha detto ieri mattina Mario Casillo, capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale - La sinergia ritrovata con le amministrazioni locali, Gori, Arcadis ed Ente d'Ambito, ci permetterà di migliorare la qualità di vita di quest'area e favorirne lo sviluppo turistico ed economico». I comuni serviti dall'impianto sono Castellammare di Stabia, Santa Maria La Carità, Gragnano, Pimonte, Casola, Lettere, Torre Annunziata, Torre del Greco, Boscoreale, Boscotrecase, Trecase. Gli interventi sono stati eseguiti su due fronti. Il primo che ha riguardato la realizzazione del comparto biologico per una potenzialità di 300mila abitanti per una spesa di 14 milioni di euro. Il secondo lotto dell'intervento ha riguardato invece, l'ampliamento della linea acque dell'impianto fino a una potenzialità di 518mila abitanti nonché l'adeguamento e il potenziamento della linea fanghi per una spesa di 11 milioni di euro. Per l’area dei monti Lattari c'è da completare il Collettore Sub 1 e la rete fognaria di Gragnano. Lo scorso 24 maggio in Regione ci fu anche un question time presentato dal consigliere regionale Alfonso Longobardi: «Nelle zone interessate dai lavori da ultimare, per anni, i cittadini sono stati esposti a significativi rischi ambientali». Ma se rimpianto di depurazione servirà a evitare che gli scarichi civili e industriali finiscano nel Sarno come ancora oggi accade, non potrà invece intervenire per ripulire il fiume più inquinato d'Europa che sversa ancora oggi nel "mare balneabile" ogni giorno tonnellate di liquami e immondizia. «L'avvio del depuratore è l'ennesimo passo in avanti verso il recupero del litorale stabiese», ha detto il sindaco di Castellammare, Pannullo.

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