venerdì 16 giugno 2017

La funivia del Faito rimane chiusa. Operatori in rivolta: «Noi alla fame»

Negozianti, ristoratori e operatori turistici: chi si è fidato delle promesse ha perso migliaia di euro. «Noi lamentosi? Ma De Luca ha visto in che stato siamo?». Il piazzale della stazione è un cantiere 

Fonte: Elvira Della Monica da Il Roma 

Castellammare di Stabia - Funivia del Faito ancora off-limits, gli operatori turistici sul piede di guerra. In molti, tra ristoratori e proprietari di strutture ricettive, nei mesi scorsi hanno fatto investimenti cospicui per le loro attività in vista della bella stagione ma per ora la "panarella" rimane ferma e sarà un miracolo rivederla in funzione per il prossimo mese di agosto. «Il nostro incasso giornaliero di aggira intorno ai 5 euro al giorno», è il triste commento del titolare di un bar sito nella piazza antistante la funivia sulla cima del monte Faito. La scorsa estate con la funivia attiva la montagna si era ripopolata e i visitatori avevano innescato un flusso economico non indifferente; è per questo che gli operatori per non farsi trovare impreparati hanno investito dei soldi per rinnovare le loro attività. Ma è stato uno sforzo vano, visto che i lavori per la ristrutturazione delle due biglietterie, a monte e a valle, procedono a rilento e saranno terminati solo a stagione estiva inoltrata. Un danno per i commercianti che ora se la prendono con il governatore Vincenzo De Luca, che un anno fa era arrivato in pompa magna ad inaugurare la riattivazione della storica "panarella" che in soli 8 minuti conduce dal centro di Castellammare alla cima del monte Faito.
 
Ad esacerbare gli animi anche i toni utilizzati dal presidente De Luca nelle ultime uscite a Castellammare, infatti quando i cronisti gli hanno chiesto informazioni sulla riapertura dell'infrastruttura ha risposto in maniera seccata: «Stiamo lavorando, non fate i lamentosi». «Abbiamo o no il diritto di lamentarci quando le cose stano in questo stato?», si sfogano sui social network titolari di bar, ristoratori e operatori turistici. L'opera di restyling prevede l'abbattimento della barriere architettoniche, l'adeguamento alle non native antisismiche, l'ammodernamento delle due stazioni e la creazione di un ticket office a monte, dato che il Faito è sprovvisto di un punto di vendita dei biglietti. Il presidente dell'Eav Umberto Di Gregorio nei giorni scorsi ha risposto alle richieste pressanti sulla vicenda affermando che «la ripresa delle corse entro l'estate sarebbe un autentico miracolo». Lo slittamento ad agosto della riapertura della funivia potrebbe rivelarsi una beffa, visto che poi la chiusura dell'attività potrebbe essere fissato già un mese dopo, a settembre, come avvenuto l'anno scorso. Intanto il piazzale antistante la stazione è ancora un cantiere aperto e chi vuole recarsi sul Faito è costretto a percorrere la strada dal comune di Vico Equense visto che l'accesso da Castellammare è interdetto per via delle condizioni pietose del manto stradale. Questa è un'altra opera da mettere in cantiere per il rilancio di una risorsa che da tempo non viene più sfruttata.

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