giovedì 13 luglio 2017

Lo sfogo sui social di chi combatte le fiamme

La rabbia dei volontari: qui manca tutto. Le competenze e i mezzi più elementari 

Fonte: Espedito Vitolo da Il Corriere del Mezzogiorno 

C'è un fronte che si potrebbe definire eroico e che da il senso di quello che è la martoriata Campania. Da un a parte i piromani, gente di malaffare con interessi biechi e meschini che danneggiano la vita comune di tutti, dall'altra i volontari, gente che ha iniziato a lottare contro le fiamme fin dal primo momento e ha affiancato vigili del fuoco quando canadair ed elicotteri ancora non si vedevano, quando il coordinamento contro i roghi stentava a prendere corpo. Ecco il diario sui social di due di loro. Il primo è Silvano Nostromo di Torre del Greco. «Chiedo scusa a tutti i volontari - ha scritto ieri sera sul suo profilo - che mi hanno contattato per non aver risposto ad ogni chiamata o messaggio ma ad un certo punto a rischio sono state le vite umane...non più i soli nostri amati boschi. Purtroppo la situazione è stata tragica e questo incendio non può essere definito solo tale...questo è un mostro di quelli che raramente si vedranno nell'arco della vita... stamattina ci siamo fatti in quattro per cercare di spegnere le fiamme, soli senza aiuto di nessuna forza terreste statale ne regionale, L'appello dell'attore Esposito L'attore di Gomorra Salvatore Esposito ha lanciato un accorato appello dalla sua pagina Facebook (corriere.it) chiedendosi, tra l'altro: ma lo Stato dove è.
 
Molti però i commenti: stavolta il governo non c'entra le quali sono arrivate con un grave ritardo e una grande inefficienza nelle operazioni per assenza di coordinazione e gestione dell'emergenza. I getti degli aerei erano poco costanti ed in un attimo, un cambio della direzione del vento ha innescato un fenomeno spaventoso...gli alberi hanno iniziato a prendere fuoco come torce, uno dopo l'altro e il fuoco ha preso una velocità impressionante... Per chi non mi conosce io non appartengo a servizi di protezione civile ne ad altri corpi regionali o statali....sono un cittadino, un dottore forestale, che ama la propria terra ed è sempre stato in prima linea contro ogni abuso su di essa, compresi gli incendi boschivi...ne ho spenti molti...ma come questo mai...perché mai si sono visti». E Gennaro Barbato, volontario, presidente dell'associazione Spartacus. «Stiamo fronteggiando dalle 5 di questa mattina - scrive - con la Protezione civile di Ottaviano e Somma Vesuviana e con una squadra della città metropolitana, le fiamme che potrebbero scendere verso i paesi, abbiamo sinora fatto il possibile con pale, mezzi di fortuna e poca acqua, per arginare le fiamme su un tratta di 3 km del Sentiero Stradelli che si trova lungo i Cognoli del Monte Somma. Nel pomeriggio sono arrivati alcuni uomini esperti dei vigili del fuoco. Non si capisce chi dirige il complesso degli interventi, la Protezione civile regionale non si è vista, noi con la sola forza di volontà stiamo lavorando di nostra iniziativa per salvare la parte di Vesuvio del nostro territorio. Nessuna segno di operatività da parte dell'Ente Parco naturale del Vesuvio che ha sede proprio ad Ottaviano. Mancano oltre che le competenze tecniche per affrontare un incendio di tali proporzioni, anche mezzi elementari per aggredire le fiamme. E' una disfatta della gestione del parco Naturale».

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