venerdì 21 luglio 2017

Per il Faito ci sono 10 milioni, ma è impossibile spenderli

I progetti per mettere in sicurezza la montagna non sono buoni per il nuovo codice degli appalti 

Castellammare di Stabia - «I 10 milioni di euro necessari a porre rimedio al rischio idrogeologico del monte Faito e dei quartieri a valle sono depositati al Ministero dell'Ambiente e aspettano di essere adoperati dal comune, che si è proposto quale soggetto attuatore, ma un anno fa è cambiato il Codice degli Appalti e occorre pertanto un progetto esecutivo che costa circa 300mila euro, cifra che attualmente non abbiamo a disposizione». Risponde cosi Francesco Balestriere, l'assessore all'Ambiente del comune di Castellammare di Stabia, alle provocazioni delle opposizioni che l'hanno accusato di essere assente rispetto alla problematica. «Sul Faito, infatti, vanno effettuati carotaggi, prelievi, analisi e valutazioni molto precise - aggiunge Balestrieri - ma con Andrea Di Marti no (vicesindaco, ndr} stiamo già provando a reperire le risorse, magari attingendo al fondo di rotazione predisposto dalla Regione Campania per finanziare i progetti». «All'ufficio Lavori Pubblici ci sono centinaia di progetti costati fior di quattrini e pressoché inutilizzabili rivela l'assessore all'Ambiente perché nessuno è esecutivo. Noi abbiamo recuperato i 10 milioni per il dissesto idrogeologico, abbiamo stilato un progetto preliminare, abbiamo attenzionato la Regione e ora ci occorre soltanto recuperare i fondi per il progetto esecutivo a fronte della variazione del Codice degli Appalti, dopodiché saremo in grado di fornire risposte adeguate su un problema che si trascina da oltre vent'anni senza soluzioni». Il grave rischio costituito dal dissesto idrogeologico del monte Faito è allo studio della geologa Antonella Guerriero e di Tristano Dello Joio, presidente dell'Ente Parco Regionale dei Monti Lattari. (Fonte: Il Roma)

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