giovedì 13 luglio 2017

Sireneo, la Cassazione conferma il sequestro

Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino 

Vico Equense - Il Sireneo resta sotto sequestro. L'ha deciso la Cassazione respingendo il ricorso con il quale i titolari Flora Beneduce, consigliera regionale di Forza Italia, e Armando De Rosa, ex assessore di Palazzo Santa Lucia, avevano chiesto la rimozione dei sigilli dal resort di Seiano: una struttura di 12mila metri quadrati in cui, secondo la Procura di Torre Annunziata, sarebbero stati realizzati abusi edilizi capaci di stravolgere l'assetto del territorio. Gli avvocati della coppia si erano rivolti alla Cassazione per ottenere l'annullamento dell'ordinanza con cui, I'11 ottobre 2016, il Tribunale della libertà di Napoli aveva confermato il sequestro precedentemente disposto dal gip di Torre Annunziata. Secondo i legali di Beneduce e De Rosa, indagati per lottizzazione abusiva e realizzazione di opere senza permesso, il Riesame aveva ritenuto abusiva la costruzione di alcune parti del fabbricato sulla base di una normativa in materia di condono non applicabile al Sireneo. E questo nonostante Comune e Tar avessero evidenziato la legittimità di tutte le opere e la loro conformità all'attività di agriturismo e casa-vacanze. In più, i presunti lavori abusivi al centro dell'inchiesta sono gli stessi sui quali verte un processo davanti al Tribunale di Torre Annunziata in cui Beneduce e De Rosa sono imputati. Infine, sempre secondo i legali della coppia, il reato di lottizzazione abusiva è prescritto perché le opere contestate dalla Procura furono ultimate nel lontano 2007.
 
«Da allora - precisano gli avvocati - è stata costruita soltanto una piscina smontabile e provvisoria, poi eliminata su richiesta del Comune». Tesi non condivise dalla terza sezione penale della Cassazione, presieduta da Aldo Fiale, che ha negato il dissequestro del Sireneo sostanzialmente per due motivi. In primo luogo, il ricorso presentato dai legali di Beneduce e De Rosa tocca «aspetti fattuali della vicenda» sui quali il Riesame si è ampiamente pronunciato e che sono sottratti al vaglio dei giudici di legittimità. Inoltre, secondo la Suprema Corte, c'è «il pericolo che la libera disponibilità dell'area possa aggravare le conseguenze degli illeciti fino al compimento di un complesso turistico-residenziale completo e attrezzato cui Beneduce e De Rosa hanno mostrato di tendere». Il Sireneo è sotto sequestro dal 21 settembre scorso, quando la poli- II punto Respinto il ricorso della coppia, per gli inquirenti stravolto l'assetto territoriale zia giudiziaria della Procura e i carabinieri della compagnia di Sorrento, coordinati dal capitano Marco La Rovere, apposero i sigilli alla struttura su ordine del gip Antonello Anzalone. Da allora, sotto la lente d'ingrandimento ci sono varie parti del complesso turistico: prime fra tutte la casa-vacanza al primo piano, che sarebbe ospitata in un edificio abusivo oltre a essere priva del certificato di agibilità, e l'ex casa colonica sul lato mare, oggetto di un ampliamento ritenuto «non assentibile» dal consulente tecnico del pm. Questi interventi avrebbero radicalmente modificato l'assetto di un'area vincolata dal Piano urbanistico territoriale (Put), dando vita a un nuovo insediamento abitativo: di qui la lottizzazione abusiva ipotizzata a carico di Beneduce e De Rosa. Mentre l'inchiesta prosegue e la Cassazione conferma il sequestro del Sireneo, da Torre Annunziata arriva un'altra notizia. Il pm Mariangela Magariello ha dato l'ok all'eliminazione delle erbacce dagli spazi esterni del resort: i lavori si concluderanno entro questa settimana, dopodiché la struttura tornerà completamente off-limits.

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