domenica 10 settembre 2017

Villa Fondi, la storia riparte dai giardini e dal museo

Villa Fondi
Restaurati viali, gazebo e una parte del Ninfeo romano 

Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino 

Piano di Sorrento - Dalla chiusura al pubblico sono trascorsi quasi tre anni e mezzo, segnati da polemiche e accuse, critiche e recriminazioni. Adesso, però, il parco di villa Fondi e il museo archeologico della penisola sorrentina sono finalmente pronti a fare bella mostra di sé. Per la riapertura ufficiale spunta pure una data: sabato 23 settembre alle 17 sarà Antimo Cesaro, sottosegretario del ministero per i Beni Culturali, a restituire giardino e museo a residenti e turisti. Nelle ultime settimane gli operai sono stati impegnati in lavori di pulizia, manutenzione e riorganizzazione degli spazi di villa Fondi, fatta costruire nel 1840 da don Giovanni Andrea De Sangro e successivamente acquistata dal Comune. La serra è stata ristrutturata e liberata dai vecchi arredi. Riattato il gazebo con cupola maiolicata, nel quale il principe De Sangro era solito sorseggiare il tè o il caffè durante il pomeriggio e che negli ultimi anni era piombato nel degrado. Ripristinati gli impianti di illuminazione e di videosorveglianza. Il completamento dei lavori è stato possibile dopo l'abbattimento di cinque pini secolari giudicati a rischio crollo dagli agronomi del Comune e finiti per lungo tempo al centro di uno scontro col Wwf, contrario al taglio. Il parco di villa Fondi, d'altra parte, era stato interdetto proprio per il possibile collasso degli alberi.
 
Di questi ultimi adesso, restano solo le basi dei tronchi all'interno delle quali i giardinieri hanno ricavato «fioriere naturali». Pronto per la riapertura anche il museo Georges Vallet, a suo tempo chiuso per consentire il ripristino e la messa in sicurezza del parco. A dicembre 2016 le sale sono state riconsegnate e gli esperti si sono immediatamente messi al lavoro per riallestirle. A svelarne le meraviglie, il 23 settembre, saranno Anna Imponente e Tommasina Budetta, direttrici del polo museale della Campania e del museo archeologico della penisola sorrentina. Per i cultori della storia e dell'archeologia però, c'è già una novità importante: i tecnici hanno recuperato la vasca del Ninfeo romano a mosaico che si trova nel parco di villa Fondi e che sarà totalmente ricomposto a dicembre, quando a Piano rientrerà l'altra metà del Ninfeo che attualmente è esposta in Cina. Sarà l’ occasione per ammirare nella sua interezza, una delle principali testimonianze dell'antichità per dimensioni e stato di conservazione. Ora che parco e museo vanno verso la riapertura, che ne sarà di villa Fondi? Anni fa, la giunta dell'ex sindaco Ruggiero valutò la possibilità di affidarla a una cordata di imprenditori. L'ipotesi però, si scontrò con l'opposizione di intellettuali, comitati e alcuni esponenti politici. Tra gli scettici c'era l’attuale primo cittadino Vincenzo Iaccarino: «Villa Fondi resterà pubblica assicura - A gestirla sarà il Comune che ne valorizzerà le risorse senza sottrarla alla libera fruizione da parte dei cittadini». Probabile, dunque, che il Comune punti sull'appeal della struttura come location di matrimoni civili per i quali già si registrano numeri da capogiro: 150 nel 2017, 200 prenotazioni per il 2018. «Ma Villa Fondi non ospiterà soltanto cerimonie - conclude il sindaco - sarà anche sede di convegni e meta di turismo culturale».

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