sabato 21 ottobre 2017

“Cantieri sporchi e non sicuri”

Operai Nu in stato di agitazione 

Vico Equense/Meta - Ci risiamo. Gli operatori di Sarim tornano ad alzare la voce. E viene proclamato nuovamente lo stato di agitazione. Motivo? Nei cantieri di Vico Equense e Meta - lì dove la società si occupa del servizio di nettezza urbana - spuntano problemi di sicurezza e igiene. Lo conferma una nota a firma del segretario regionale CGIL Antonio Santomassimo inviata al prefetto di Napoli Carmela Pagano e ai sindaci di Vico Equense e Meta Andrea Buonocore e Giuseppe Tito. “Come già provveduto a segnalare con precedenti note - scrive l'esponente della sigla sindacale - il cantiere di Vico Equense presenta serissime carenze dal punto di vista della salute e sicurezza dei lavoratori in quanto i locali adibiti ad uso spogliatoi e servizi sono insufficienti o inidonei. Inoltre, alcuni dei mezzi di servizio risultano i non idonei a garantire la sicurezza degli operatori con rischi anche per la collettività”. C'è dell'altro. A detta del rappresentante della CGIL, “si impongono carichi di lavoro esagerati che pesano sul personale in età media abbastanza elevata mentre continua a non essere erogato il premio di produzione a ristoro del maggior onere lavorativo”. Se Vico Equense piange, Meta non ride. Qui, stando sempre alla lettera di Santomassimo, “i locali adibiti a spogliatoi e servizi risultano insufficienti e vi sono carenze sul l'impianto elettrico a servizio degli stessi che espongono la salute e sicurezza del personale. Inoltre, vengono imposte quotidianamente modifiche ai turni di servizio con disposizioni che violano la normativa contrattuale e sulla sicurezza”.
 
A cosa si riferisce il sindacalista? Il casus belli riguarda “le disposizioni impartite che ordinano di effettuare lo spazzamento meccanico con inizio da mezzanotte nel tratto di strada statale che da Meta arriva a Vico Equense e viceversa”. Spunta una raffica di domande: “Come si può pensare di non esporre a rischi per la propria sicurezza il lavoratore che a piedi serve la spazzatrice meccanica e deve fare il tragitto andata e ritorno su una strada statale di notte? Come si può pensare di non esporre al rischio la salute di un lavoratore adibito a soffiatore accanto alla spazzatrice non fornito dei Dpi obbligatori (mascherina idonea) e pensare di impiegare per mesi interi sempre lo stesso lavoratore senza alcun alternanza (il che contribuirebbe a diminuire l'esposizione alle polveri, agenti patogeni)? Questo vale anche per i turni di lavoro dove la società non provvede alla rotazione e alternanza di giorni di riposo”. CGIL è disposta comunque “ad affrontare in sede negoziale tutte le problematiche indicate” senza escludere l'ipotesi di “intraprendere tutte le iniziative conseguenti A tutela dei lavoratori compresa la formale denuncia alle autorità competenti sulle omissioni sulla salute e sicurezza dei lavoratori”. (Fonte: saldar da Metropolis)

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