venerdì 13 ottobre 2017

Nocino export e bianco di lusso nel fiordo dei pescatori

Abbazia di Crapolla
Massa Lubrense - Nel fiordo di Crapolla arrivano solo pochi pescatori, i più vecchi. Portano un gambero unico, protetto da presidio Slow Food. Passando davanti all'Abbazia di San Pietro segnano la croce anche quando il mare è ingrato. L'idea di un giovane imprenditore, Enzo D'Alessandro, fa scoprire che pochi ettari di terra tra le rocce offrono due prodotti di tendenza. Un liquore ed un vino. Enzo trae anche qui il suo nocino "Nucillo" che porta i nomi delle zone di raccolta. Un "cru", quindi. Positano, Cilento, Roccamonfina. Quello di Vico Equense appena presentato deriva da noci che spuntano accanto alle viti di Fulvio Alifano, medico anestesista. Produce con la cura di Arturo Erbaggio per la Tradizione di Vico e per gli "stellati" di Capri e della Penisola "Abbazia di Crapolla", longevo blend di Fiano e Falanghina, intenso nei profumi mediterranei, ma asciutto, vibrante, salino. C'è attesa tra i collezionisti per il Pinot Nero 2011 in purezza (Igt), rarità in Campania. Il nocino entra nei cocktail estivi con il chinotto, nelle altre stagioni da solo gira come amaro di lusso. In Italia e in 40 stati Usa. (Fonte: a.c. da La Repubblica Napoli)

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