Leo Gullotta e Valeria Golino a Vico Equense |
Nel 2017 esce al cinema il suo primo lungometraggio “Le verità”, vincitore del Gran Premio della Critica al Siena Film Festival. «Raccontare di una malattia così delicata non è facile – dichiara il regista partenopeo, già direttore generale del Social World Film Festival – Ho ritenuto necessario far trasparire sin dai primi script il rispetto della dignità della persona in quanto tale cercando collaborazione nella stesura della sceneggiatura da parte di scienziati ed esperti in materia. “Lettere a mia figlia” è stato per me, e lo è ancora, un percorso di vita». Al volume, disponibile in tutte le librerie allo scaffale o su ordinazione, è allegato il dvd con il film breve integrale e contenuti extra (prezzo 14,90€). «La storia che si racconta è quella di un uomo che ha vissuto la sua vita gioiosa in famiglia con la moglie e la bambina che diventerà presto donna – racconta Gullotta, protagonista del corto e autore della prefazione del libro – In questo percorso lo aggredisce la malattia che porterà lui e la sua famiglia ad attraversare un dolore quasi “cosciente”». Il film, girato tra Napoli e provincia, “Lettere a mia figlia”, ha ottenuto una menzione speciale ai Nastri d’Argento, miglior corto al Giffoni Film Festival, in selezione ai David di Donatello, 100 proiezioni in tutto il mondo e più di 30 riconoscimenti. Protagonista è Leo Gullotta nei panni di un anziano padre che scrive delle lettere alla figlia nel tentativo di spiegare la sua malattia: «Un corto che serve a far entrare chi guarda in questa piccola storia di una malattia terribile, l’Alzheimer». L’opera prodotta da Paradise Pictures con Pulcinella Film è stata trasmessa in prima tv da Studio Universal (Mediaset Premium DT).
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