lunedì 4 dicembre 2017

Aspettando le Pacchianelle

di Associazione Amici della Pacchianelle

Vico Equense - Sul suo profilo Facebook si legge “Natale: tempo di attesa – Natale: tempo di speranza – Natale: tempo di promesse – Natale: tempo di vita e non di morte – Natale: festa dell’umiltà, dell’amore, della condivisione e dell’accoglienza – Natale: tempo della sconfitta dell’egoismo e della superbia – Natale: festa della fraternità e della famiglia - Natale: festa della pace e non della guerra.. “E’ la frase riportata sul blog di Liliana Volpe, disegnatrice, pittrice, artista amante del presepe popolare napoletano in tutte le sue forme, che, accettando l’invito rivoltole da P. Federico Rubino, Rettore della Chiesa di San Vito e dall’Associazione “Amici delle Pacchianelle" ha dato vita al progetto per la realizzazione di alcune sagome di classiche figure presepiali, da collocare nella e intorno alla capanna che verrà allestita nella villetta che ospita il monumento di San Francesco, presso cui, la sfilata delle Pacchianelle del prossimo 6 Gennaio, terminerà con la simbologia dell’Adorazione dei Magi, il bacio del “Bambinello", e l’offerta dei doni. Con la collaborazione di alcuni giovani dell’Oratorio di San Vito ( Salvatore Volpe, Anna Guida, Francesco Rossano) la “professoressa" Liliana Volpe, unitamente al marito Salvatore Terracciano stanno concretizzando il lavoro, eseguendo, con la minuziosa cura di particolari dettagli, le sagome per la composizione di un piccolo presepe che comprenderà la scena principale della Natività, opera statica tratta da un dipinto,che accoglie Maria, Giuseppe, la mangiatoia col Bambino Gesù, su cui spuntano i musi dell’asino e del bue ( le sole teste di questi immancabili simboli rappresentati così come raffigurati nelle tele del Beato Angelico ) e le altre figure, (zampognari, pecorelle, e, al di sopra della capanna, l’Angelo dell’Annuncio, che si rivolge ai pastori per invitarli a visitare il neonato figlio di Dio), inserite nell’ambiente, collegando la creatività artistica con quella scenica. Figure di diverse dimensioni, scontornate, dipinte a smalto su compensato che saranno disposte con una sequenza prospettica, quasi ad essere una rappresentazione plastica, inserita in una veristica scenografia teatrale. Il tutto aspettando il giorno delle Pacchianelle.

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