mercoledì 6 dicembre 2017

Il Pd cambia sull`abusivismo: ai Comuni le case illegali

Cambio di strategia dopo lo stop al decreto blocca-ruspe 

Fonte: Simona Brandolini da Il Corriere del Mezzogiorno 

Un tema classico da campagna elettorale è l'abusivismo edilizio. Ad ogni tornata si ripropone un problema mai risolto, tra condoni, leggi proposte, firmate e poi affossate, pratiche stipate da trent'anni negli uffici comunali. Secondo una stima, più per difetto, in Campania sono 70 mila gli immobili fuori legge. Anche Vincenzo De Luca ha tentato di porre rimedio, ma il governo ha impugnato la norma regionale.
La svolta 
Ora il Pd, che ha prima approvato in Senato e poi tombato il ddl Falanga, ci riprova. Con una proposta di legge che sarà presentata oggi a Roma in pompa magna. A farla chi ha dato il colpo di grazia al ddl abbattimenti alla Camera, il deputato dem Marco Di Lello che ha chiamato a raccolta tutto lo stato maggiore del Pd da Ettore Rosato, a Walter Verini, a Ermete Realacci, fino al Guardasigilli Andrea Orlando. Parliamo di una proposta di fine legislatura, quindi di una posizione politica che è un cambio di rotta. Premessa di Di Lello: «Sono di ieri gli arresti di due funzionari comunali per aver rilasciato condoni illegittimi e di pochi giorni fa la scoperta che anche l'hotel Rigopiano era abusivo: insomma la furbizia che sta alla base del mattone illegale è vizio radicato e diffuso in tutta Italia, ma in Campania assume però i contorni di una vera e propria emergenza sociale, con circa 70mila immobili abusivi sotto la scure dell'abbattimento».


Doppia risposta 
Ma la soluzione trovata è assai democristiana, perché è una via di mezzo tra la repressione e la sanatoria. Da un lato, infatti, propone un fondo per le demolizioni non solo in favore dei Comuni ma anche delle Procure, un monitoraggio del fenomeno e sanzioni inasprite per i notai infedeli che rogitano trasferimenti di manufatti abusivi. Nonché l'allungamento dei termini di prescrizione. Dall'altro si prende atto che, non riuscendo e non volendo abbattere tutte le case abusive, sancisce il principio per cui se l'immobile non si trova in area con vincolo paesaggistico o in aree a rischio idrogeologico è automaticamente acquisito al patrimonio comunale e destinato ad alloggio popolare. Le differenze 
Qual è la differenza con la legge di De Luca? Quella regionale prevedeva l'acquisizione e l'assegnazione prioritaria dei proprietari. In questo caso, invece, per evitare che passi come premio, saranno i Comuni a dover stabilire criteri e graduatorie. Cambia la sostanza? Forse no. La forma sì.
Il ministro 
Intanto proprio ieri il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti ha fatto un sopralluogo a Castellabate per visionare i risultati dell'intervento di demolizione di alcune opere abusive del complesso Castelsandra, albergo di lusso sequestrato alla criminalità organizzata negli anni '90 e da allora in stato di abbandono.
Sogesid in campo 
«E un segnale importante contro l'abusivismo e contro lo scempio del territorio», ha detto il ministro. I lavori di demolizione e riqualificazione, avviati nel marzo del 2016 ad opera della Sogesid, società del ministero dell'Ambiente, si sono conclusi nel giugno scorso con la demolizione, tra l'altro, di 27 fabbricati, per una volumetria totale di 7500 metri cubi, smaltite coperture in eternit per una superficie di 200 metri quadri e pulita un'area di oltre 5000 metri quadri: al posto delle case abusive ora ci sono 300 pini d'Aleppo.

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