martedì 5 dicembre 2017

La provocazione: qui il veglione di Capodanno

Faito
Fonte: Fiorangela D’Amora da Il Mattino 

Vico Equense - “Organizziamo la festa di capodanno in piazza sul Faito, portiamo quante più persone possibile e aiutiamo albergatori e ristoratori della montagna”. La provocazione parte dall’associazione Pro Faito: a millecento metri non si sale perché le due strade di accesso, sul versante stabiese e sul vicano, sono ufficialmente chiuse dopo le piogge di novembre e le relative frane. Dunque di feste neanche a parlarne. Ma dall’isolamento la comunità montana prova a uscire anche con proposte singolari che vanno oltre i divieti e che seguono lo spirito forte e combattivo degli amanti della montagna. “Siamo consapevoli che la strada non sarà riaperta ufficialmente nemmeno per le feste di natale ma anche qui – commenta Dario Russo presidente della pro Faito – abbiamo bisogno di sentire lo spirito del natalizio”. E così quella sembra una proposta folle sarà invece ufficializzata fra poche ore all’Amministrazione di Vico equense, che ha già illuminato e pensato ai festeggiamenti da fare nel centro città. Negli ultimi giorni sui boschi sono scesi i primi fiocchi di neve, un panorama mozzafiato. “Vorremmo che il sindaco Buonocore ci abbellisse anche il piazzale dei capi, dove c’è il cuore della nostra montagna. Si potrebbe illuminare l’albero che si trova al centro della piazza – conclude Russo, presidente della Pro Faito – e poi credo che sia il momento di dare una mano a tutti gli esercenti”. Forse l’idea del capodanno tra la neve del Faito resterà solo una provocazione, pare assai complicato che un Ente pubblico come il Comune di Vico possa autorizzare un evento in piazza in una zona ufficialmente irraggiungibile. Ma di stranezze il Faito se ne porta dietro davvero tante. Da quando ha conosciuto il buio dopo la scomparsa della piccola Angela celentano il 10 agosto 1996, data spartiacque che ha poi portato alla chiusura di strutture, alberghi e vie di accesso. Il sentiero che porta da Castellammare al Faito è chiuso da oltre un decennio, eppure il percorso immerso tra la natura viene attraversato giornalmente da automobilisti temerari. Lo stesso destino tocca alla strada che sale da Vico Equense, chiusa “ma in fondo si passa”. Il Faito ha imparato a sorprendere e se la proposta dovesse ricevere riscontro dal Comune, allora anche la funivia potrebbe essere un mezzo utile da riattivare, perché il Capodanno sulla montagna affacciata sul mare non resti solo un sogno.

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