martedì 5 dicembre 2017

Vico Equense. 25 anni di oratorio a San Vito

di Pino Visconti 

Vico Equense - “Sembra quand’ero all’Oratorio con tanto sole tanti anni fa", sono alcune strofe di “Azzurro" che Celentano cantava, tanto tempo fa. In quella nota canzone, la parola “ORATORIO", appartenente al nostro lessico, sembra dire di un luogo comune che invece tale non è, perché l’oratorio è “esperienza sempre in divenire" nello scorrere di un giorno dietro un altro giorno, una settimana dietro un’altra settimana, un anno dietro un altro anno. Quello spazio, in questo lungo lasso di tempo, ha sprigionato una sua fragranza particolare, divenendo luogo di incontri educazionali e di continue esperienze che, nel corso di un quarto di secolo, sono state sì una diversa dall’ altra, ma tutte, giustamente, unite da connotazioni similari. Così da 25 anni, da quell’otto Dicembre del 1992, giorno in cui Padre Vincenzo Popeo ufficialmente lo inaugurò, divenendone genitore. Sono trascorsi cinque lustri, ma l’Oratorio di San Vito, ponendosi all’incrocio tra la casa, la strada, la scuola e la Chiesa, è lo stesso di allora: è la casa che accoglie, che evangelizza, che educa alla vita mettendo a disposizione i suoi spazi: la Chiesa, il Chiostro, il salone, utilizzando tutti i mezzi di cui può disporre. Tessuto ospitante della Comunità, l’Oratorio producendo sempre nuove prospettive, nuove iniziative, nuove profezie, lo si ritrova nelle catechesi, nei giochi organizzati e nelle attività ludiche, nelle gite , nelle partite di calcio, nel ping – pong e nel biliardino, nelle cacce al tesoro, nei coristi, nei campi scuola, nel festeggiare i compleanni e gli onomastici, nella musica, nel fare teatro e animazione, che bambini, ragazzi e giovani, e non solo loro, vivono per tutto l’intero anno. E oggi, come allora, l’ Oratorio risponde alle chiamate dei momenti forti della Comunità: Natale, Pasqua, l’Immacolata, la Festa di San Francesco, la “processione” delle Pacchianelle, presentando le sue componenti, le sue espressività, le sue iniziative, partecipandole agli altri, in modo interessante, con convinzione e determinazione.


Il prossimo 8 Dicembre l’ Oratorio festeggerà (lo farà con un triduo che inizierà nel giorno della chiusura della Dodicina dell’Immacolata, proseguendo nei successivi giorni di Sabato 9 e Domenica 10 ) i suoi primi​ 25 anni di attività che sono stati vissuti e condivisi percorrendo la strada che ha sempre caratterizzato la sua cultura, fatta attraverso un servizio integrato dall’esperienza di quanti hanno voluto e vogliono collaborare alla sua crescita, a cominciare dalle mamme che oggi si sono sapientemente inserite a supporto di questo stare insieme, rispettando il cammino di ognuno, con la convinta determinazione delle motivazioni che sono pilastri di una scuola di vita che, ritengo, non ha avuto, non ha e non avrà un ruolo marginale nella crescita psico-fisica dei frequentatori. Quanti? Certamente tanti, ma tanti, veramente tanti, quelli che hanno vissuto molti anni della loro gioventù fra le mura oratoriane, salendo su quello che ho sempre ritenuto potesse essere raffigurato come un treno. Quei bambini, sono diventati ragazzi, poi giovani, infine uomini. Di alcuni sappiamo qual’é la destinazione che hanno raggiunto, di altri veniamo a conoscenza del loro essere oggi per avvenimenti che si concatenano nel corso della vita. Una crescita avvenuta sotto la guida prima di P. Vincenzo, seguita da P. Nicola Martino, P. Damiano La Rosa, P. Luigi Pollastro, P. Gianfranco Scarpitta, e attualmente da P. Mario D’Auria, Superiore, e P. Federico Rubino, Rettore della Chiesa. A quei tanti di prima si sono aggiunti quelli di oggi, anticipando coloro che li seguiranno, perché questo Oratorio non si stancherà mai di sentire le voci, le risate, le grida, la gioia, l’entusiasmo e il piacere di vivere di tutti coloro che vorranno trarre benefici e gradimento nel frequentarlo, perché qui, in Oratorio, nell’Oratorio di San Vito, si sa, ognuno vale quanto l’altro, dal più piccolo al più grande. Dal lunedì alla Domenica, dalla Chiesa al Chiostro, dal salone polifunzionale alle salette, dalla primavera all’inverno, l’Oratorio di San Vito è là da 25 anni, si organizza, si realizza e aspetta, per continuare a viverlo insieme. Ognuno di questi 25 anni, che ho avuto la gioia di viverli tutti, sono illuminati dai miei ricordi , dal mio materialismo sentimentale, e consentitemelo, sono diventati un tutt’uno con una parte della mia vicenda umana.

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