domenica 14 gennaio 2018

Discarica tra i frutteti: scoperte 250 tonnellate di rifiuti speciali

Fonte: Dario Sautto da Il Mattino 

Lettere - Un'area agricola nel Parco dei Monti Lattari trasformata in mega discarica a cielo aperto. E all'ombra del Vesuvio, un capannone era diventato deposito di rifiuti speciali. Quattro persone sono state denunciate nell’ambito di due operazioni per il contrasto dei reati ambientali, messe m atto dai finanzieri del gruppo di Torre Annunziata, agli ordini del colonnello Geremia Guercia. Sulle colline di Lettere, in area protetta, le fiamme gialle della compagnia di Castellammare di Stabia (capitano Salvatore Della Corte) hanno denunciato il proprietario di un fondo agricolo che aveva trasformato il terreno in una mega discarica. Tra frutteti e cespugli di macchia mediterranea, a chiusura di un'indagine mirata, i finanzieri stabiesi hanno ritrovato di tutto. Il fondo agricolo nell'area del Parco Regionale di circa 18mila metri quadrati era stato ricoperto da 250 tonnellate di rifiuti speciali. Lastre e tubi di amianto sono stati ritrovati accanto a pezzi di veicoli (batterie, paraurti, pneumatici), ma anche elettrodomestici (lavatrici e frigoriferi m particolare), materiale elettronico (televisori, computer, stampanti, modem), scarti tessili, secchi che contenevano pitture e vernici, residui di guaine bituminose, lamiere, plastica, e ancora scarti della macellazione e carcasse di animali. Al termine dell'operazione, il responsabile della discarica abusiva è stato denunciato a piede libero. Tutta l'area è stata sottoposta a sequestro, come disposto dalla Procura di Torre Annunziata.
 
A Striano invece, i finanzieri oplontini sono riusciti a individuare un capannone nel quale erano state stoccate centinaia di balle di rifiuti, in particolare di materiali tessili, per un totale di 278 tonnellate. Si tratta in particolare di pellami, stracci di indumenti, calzature e borse, prodotti di scarto ammassati all'interno del capannone senza alcuna autorizzazione amministrativa. Tre persone sono state denunciate a piede libero alla Procura di Torre Annunziata per reati ambientali e mancanza delle certificazioni di prevenzione incendi solitamente rilasciate dagli uffici provinciali, necessarie per eseguire l'attività di stoccaggio rifiuti speciali. Anche in questo caso, l'area che faceva da deposito e tutto il materiale custodito all'interno sono finiti sotto sigillo, in attesa di disposizioni da parte degli uffici inquirenti. Proseguono intanto, i controlli anti discariche in tutto il territorio dell’area torrese-stabiese, dopo il maxi sequestro della spiaggia di Rovigliano da parte dei finanzieri di Torre Annunziata. Lo sversatoio di rifiuti speciali e pericolosi con vista mare resta tuttora sotto sequestro, con la bonifica che resta l'unica via di risanamento per l'intera area a nord della foce del Sarno.

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