domenica 25 febbraio 2018

La giornata del Faito

Vico Equense - Quella di oggi è stata la giornata del Faito. Il dibattito all’Hotel Aequa, in vista delle prossime elezioni politiche del 4 marzo, si è chiuso con un caso che dopo più di tre mesi ancora non si è risolto: l’isolamento di una comunità ormai allo stremo delle forze. “La Città di Vico Equense – ha ricordato il Sindaco Andrea Buonocore - non ha mai abbandonato il Faito, sono i proprietari della montagna, Regione Campania e Città Metropolitana, che si sono dileguati. Noi stiamo garantendo il necessario, anche negli ultimi giorni siamo dovuti intervenire per spalare la neve da una strada che non è di nostra competenza. Fino a quando il groviglio delle competenze non sarà sciolto, non ci sarà mai una rinascita per la montagna”. Buonocore martedì scorso ha partecipato a un incontro in Prefettura, dove ha lanciato un ultimatum. "Basta perdere tempo a discutere sulle competenze è il momento di affrontare il problema e risolverlo. Ci sono 104 persone – afferma Buonocore - che dallo scorso 6 novembre vivono in condizioni disagiate ed è dovere nostro dimostrare di saper fare buona politica”. In contemporanea, sempre oggi, alcuni siti web hanno pubblicato una lettera di Giacomo Vanacore, presidente di Fai Rete, inviata giorni fa al Prefetto Carmela Pagano e per conoscenza al Sindaco di Vico Equense Andrea Buonocore e al responsabile della protezione civile Ferdinando De Martino. Nella missiva, il presidente del consorzio che raccoglie gli operatori economici presenti sulla montagna chiede un tavolo tecnico permanente con tutti gli enti preposti, per arrivare in tempi brevi alla riapertura dell' ex statale 269 e all’eliminazione dello stato di rischio. Vanacore invita il Prefetto a recarsi sulla montagna, per verificare in prima persona lo stato del territorio e "rendersi conto - a detta dello scrivente - di quanto sia semplice e immediato risolvere certe situazioni e quanto sia enorme l’inettitudine e la mancanza di capacità nel risolverle." “A oggi dopo mesi – continua Vanacore - da quel 6 novembre nessun intervento atto a regimentare la quantità di acqua che in occasione di eventi meteorologici avversi provoca queste situazioni, anzi avrà la possibilità di verificare che la sola mancanza di manutenzione e pulizia degli impluvi naturali a monte ha prodotto danni enormi per il territorio sia sul versante stabiese che sul versante vicano, e inoltre enormi danni economici.”

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