venerdì 30 marzo 2018

Augusto Maresca: poesia come atto d’amore

Piano di Sorrento - E’ stata essenzialmente un atto d’amore la presentazione, sabato 24 marzo, a cura del Circolo Endas Penisola sorrentina onlus, in collaborazione con l’Unitre, e con il patrocinio del Comune di Piano di Sorrento, della silloge poetica dell’illustre avvocato carottese Augusto Maresca dal significativo titolo “La vita è un momento, l’eternità è silenzio”. Innanzitutto un atto d’amore, e stima, nei confronti dell’autore da parte dell’Endas, che ha fortemente voluto l’evento, nelle persone del professor Antonio Volpe (che ha firmato anche la prefazione del volume), direttore artistico dell’associazione, attualmente dirigente scolastico dell’istituto “Pascal” di Roma, Adele Paturzo, giornalista pubblicista, e presidente del Circolo, Carlo Alfaro, pediatra e attivo operatore culturale, responsabile eventi Endas, che hanno animato la presentazione con passione e cultura, e dei coniugi Francesco Ardillo, geologo e Miriam Perfetto, docente e vicepresidente dell’Endas, attenti registi della serata poetica. Atto d’amore da parte del sindaco Vincenzo Iaccarino, amico personale e grande estimatore dell’avvocato, che ha introdotto i lavori e commentato le liriche con accenti di grande interesse. Atto d’amore nei confronti di Paolo Perfetto, benemerito cittadino carottese cui è stato dedicato moralmente l’evento, scomparso lo scorso Natale, uomo di sconfinata cultura e passione artistica, tra i soci fondatori del Circolo Endas nel 1883, e sempre attivo nel corso di questi oltre trent’anni nell’organizzazione delle molteplici attività dell’associazione.
 
Atto d’amore da parte degli attori dell’Unitre, Ambrogio Coppola e Sisa Iaccarino, che hanno dato vita a un reading di appassionato tenore emotivo delle liriche di Maresca. Atto d’amore da parte dei parenti dell’autore, appartenente a una storica famiglia carottese (il padre di Augusto era il dottor Michele Maresca, illustre Medico e clinico della Penisola sorrentina, autore di un prezioso e lungimirante saggio, “Costruiamo l’uomo”, del 1954): erano presenti in sala la moglie Odette, i figli Natascia e Ivan e gli affezionatissimi nipotini, molti parenti. Atto d’amore da parte del pubblico, che è accorso numeroso e affettuoso a rendergli omaggio. Tra loro, sono intervenuti a testimoniare stima, affetto e apprezzamento verso l’autore, il cugino avvocato Francesco Saverio Esposito, il professor Giuseppe Paino, ordinario in pensione di anatomia presso l’Università di Veterinaria di Napoli, l’avvocato Michele Cinque, direttore di Positanonews, con Augusto collabora, la professoressa Cecila Coppola, presidente dell’associazione Cypraea Onlus, che ha poeticamente paragonato l’autore ad un albero, ricco di radici, fronde e frutti. Atto d’amore da parte dei reporter, Michele De Angelis del sito di comunicazione Mda set comunications e Sara Ciocio di Positanonews, prodighi di bellissime documentazioni foto e video della serata. Ma soprattutto un atto d’amore dell’anima grande di Augusto Maresca verso la vita, espresso attraverso i suoi versi raccolti nel libro, quasi la cronistoria poetica di un intero percorso esistenziale speso nel nome dell’amore per la città di cui è stato amministratore, la famiglia, la natura che ha sempre difeso elle sue strenue battaglie ambientaliste, l’umanità tutta. Scrive nella prefazione Antonio Volpe: “una impalpabile vena di malinconia, la musa di ogni vero poeta, avvolge i versi di Augusto Maresca, la cui eco riverberà a lungo nelle stanze della migliore produzione letteraria nazionale…una sincera vocazione poetica, la sua, nutrita mentre attività professionale e cariche politiche lo impegnavano appieno…i suoi versi non restano inchiostro, ma si muovono come fili d’erba carezzati dal vento”. Aggiunge Carlo Alfaro: “nei versi del poeta, letteratura e passione si incontrano in modo alto, completo, per cui la profondità della ricerca linguistica e la bellezza della cifra stilistica fanno da supporto ai contenuti esistenziali potenti, permettendo ai sentimenti di tingersi dei colori delle parole. Filo conduttore della sua poetica, la forza generatrice dell’amore universale, unica certezza a baluardo del dolore di vivere e dei mali del mondo. Le liriche di Augusto esprimono in maniera intensissima la verità della vita, i tempi belli e i tempi brutti di cui è impastata, mediando gli avvenimenti con la sensibilità di artista. La morte, l’amore, la paura, la rabbia, l’infinito, il mistero, la solitudine, vissuti con intensità nel profondo, ispirano il poeta e lo spingono a fermarsi sul foglio, per riflettere, contemplare, evocare suggestioni. Augusto Maresca ci apre, nelle pagine del libro, il racconto della propria vita, delle proprie esperienze, arricchendolo con i colori dei suoi sogni, dei suoi aneliti e anche delle sue delusioni, come quando sentenzia ‘l’uomo è sempre perdente’. Al lettore arriva sempre, dei suoi versi, la certezza che escono veramente dall’anima, e questo è il segreto del loro innato magnetismo e della soave emozione che si imprime nei cuori”.

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