mercoledì 14 marzo 2018

Piano di Sorrento. Massi e terra dal vallone Lavinola, sfrattate tre famiglie

Salvata dopo tre ore una cagnolina in attesa dei cuccioli 

Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino 

Piano di Sorrento - Il copione è sempre lo stesso; il costone che si sbriciola, terreno e massi che precipitano, un boato spaventoso. A meno di un anno dallo smottamento che fece crollare una parte della strada di Ponte Orazio, da quel momento off-limits, le pareti del vallone Lavinola tornano a franare. Nessun ferito, a eccezione di una cagna rimasta intrappolata sotto le macerie, mentre tre famiglie sono state allontanate dalle rispettive abitazioni a scopo precauzionale. Nella tarda mattinata di ieri, in un'area privata tra Ponte Orazio e via Trinità, terreno e rocce di tufo sono precipitati travolgendo alcune baracche adibite a ricovero di animali. Una cagnolina gravida è rimasta intrappolata per tre ore in una cavità sotto i detriti, ma alla fine è stata salvata dai vigili del fuoco precipitatisi sul posto insieme a volontari della Protezione Civile, carabinieri e vigili urbani di Meta e di piano. I tecnici comunali hanno effettuato un sopralluogo per accertare l'entità dei danni e studiare una strategia per mettere in sicurezza la zona. Anche perché il terreno e i massi hanno ostruito una stradina percorrendo la quale si raggiunge l'alveo del rivo Lavinola. Poi nel tardo pomeriggio, dal Comune è arrivato un provvedimento di sgombero per le tre famiglie che abitano nell'area interessata dalla frana: in tutto 13 persone che l'amministrazione ha preferito allontanare dalle rispettive case per prevenire qualsiasi pericolo e che di conseguenza, hanno trascorso la notte nel convento delle suore agostiniane.


«Dal giorno del mio insediamento ho segnalato le condizioni critiche in cui versano i valloni, chiedendo al governatore Vincenzo De Luca di finanziare un intervento di messa in sicurezza che appare ormai sempre più necessario e urgente», ha detto il sindaco Vincenzo Iaccarino che subito dopo la frana, ha allertato i vertici del Genio Civile e della Protezione Civile regionali. Non è la prima volta che in questo tratto del territorio di Piano si verifica uno smottamento. Il 4 aprile scorso massi enormi si staccarono dalla parete del Lavinola in prossimità del confine con Meta. Insieme al tufo crollò anche una porzione di strada che da quel momento è interdetta al transito di veicoli e pedoni, in attesa del completamento dei lavori di messa in sicurezza.

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