giovedì 26 aprile 2018

«Le lacrime dei turisti davanti a quei resti»

«Le vittime dell'eruzione del Vesuvio sono uno degli argomenti che suscitano più emozione nei turisti. In questi anni mi è capitato di vedere visitatori commossi, alcuni in lacrime che non riuscivano a guardare quei corpi. Credo che con il ritrovamento del bimbo, questa componente empatica aumenterà». Maria Cristina Napolitano è una guida turistica abilitata dalla Regione Campania. Il suo lavoro è raccontare, ogni giorno, la bellezza di un territorio ricco di tesori. Spesso, accompagnando comitive di ospiti provenienti dall'Italia, dall'Europa o dall'altra parte del mondo. «Che siano scolaresche, o gruppi di stranieri - continua Maria Cristina Napolitano - la componente umana che a Pompei si tocca con mano, rende quei momenti speciali. Quando mostriamo i calchi, i resti di chi è morto durante quell'eruzione, ci avviciniamo alla sensibilità delle persone che rispondono in maniera straordinaria». Da ieri tra le vittime sepolte da quella drammatica eruzione vi è anche un bimbo di 7-8 anni, morto nel tentativo di scappare dalla furia del Vesuvio. Curioso e paradossale immaginare, anche per chi questo lavoro lo svolge tutti i giorni, di aver camminato vicino a quel nuovo tesoro archeologico: «Le terme centrali sono una parte meno trafficata rispetto ai luoghi che quotidianamente visitiamo. Si trovano tra l'incrocio di via di Noia e via Stabiana. E' una delle aree in cui si passa, ma che a volte si visita solo esteriormente». Certo fa un po' effetto immaginare che, nascosto ancora dagli Scavi da effettuare, vi fosse il corpo di un bimbo che non sfuggì alla rabbia della lava circa duemila anni fa. «Nei 22 ettari che mancano - riprende il racconto la guida turistica Maria Cristina Napolitano - è ovvio che ci siano altri corpi: erano in tanti ad aver cercato riparo alla distruzione e alla morte. Tutti si aspettano che altri ritrovamenti verranno fatti». Maria Cristina crede nel suo lavoro e nella capacità di svelare l'antichità che si fa memoria: «Quando arrivano i turisti, soprattutto quelli dall'altra parte del mondo, è speciale vedere l'emozione che vivono. Per alcuni è un sogno che si realizza. Per altri il viaggio della vita. E noi guide siamo felici di accompagnarli» conclude Maria Cristina Napolitano. (Fonte: vilam da Metropolis)

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