mercoledì 16 maggio 2018

Penisola sorrentina nel caos, rispuntano idee avveniristiche. Diktat degli ambientalisti: «Tavolo di confronto con i sindaci»

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis

Sorrento è prigioniera del traffico. Anzi, lo è tutta la penisola, sorrentina. E non da oggi. Da Massa Lubrense a Vico Equense ormai è emergenza. Un dramma continuo che evidentemente ha pesanti ripercussioni sulla salute di chi nella Terra delle Sirene vive con la, famiglia o decide di trascorrere le proprie vacanze. E così le amministrazioni comunali continuano a interrogarsi sulle contromisure da attuare. C'è chi come il sindaco di Meta Giuseppe Tito lancia proposte social tipo chiedendo ai cittadini un loro parere sull'eventuale senso unico, in direzione Napoli, da istituire lungo tutto il corso Italia. C'è chi pure come Federalberghi penisola sorrentina pensa. - sulla scorta di uno studio di fattibilità presentato ai sindaci - che sia necessario introdurre una sorta di dazio all'ingresso della galleria Santa Maria di Pozzano senza disdegnare l'ipotesi di realizzare una mini-metropolitana della costiera. Senza dimenticare l'utopia della Dorsale sorrentina, un'altra opera viaria mastodontica da decine di milioni di euro su cui nei giorni scorsi si è registrato l'ennesimo appello lanciato dal consigliere regionale di Forza Italia Flora Beneduce che accusa di immobilismo la giunta regionale del governatore Vincenzo De Luca. Ma tutte queste ipotesi oggi più di prima vengono bocciate, rispedite al mittente con rabbia da, tutti coloro che puntano a, tutelare il paesaggio anche alla luce del rischio di uno stravolgimento del Put visto che è in discussione in consiglio regionale una contestata riforma.
 
Si tratta degli ambientalisti, a cominciare dal Wwf Terre del Tirreno che, attraverso il proprio presidente locale Claudio d'Esposito, lancia un monito ai Comuni e ai tecnici pubblici e privati. «Assieme a diverse altre associazioni - dichiara il presidente del Panda - il Wwf a, breve invierà un'accorata lettera agli enti competenti e alle istituzioni preposte chiedendo, nelle more dell'istituzione di un tavolo di confronto, di bloccare ogni ulteriore devastante progetto di gallerie, parcheggi o autorimesse. Un tentativo giustificato da parole quali "mobilità sostenibile, soluzione del traffico e roba simile". Non va per nulla bene, bisogna parlarsi e valuta re assieme le soluzioni migliori tenendo conto la necessità di difendere il nostro verde». Intanto, a Sorrento, sono giorni caldi per l'ormai famoso progetto del percorso pedonale meccanizzato. E' quell'infrastruttura da complessivi 16 milioni di euro che prevede il collegamento tra il porto di Marina Piccola e il parcheggio comunale Achille Lauro di via Correale. La Regione Campania ha già promesso al Comune un finanziamento da otto milioni di euro a patto però che l'amministrazione possa coinvolgere imprenditori privati nell'operazione. Ma contro il project financing sta montando la protesta avanzata sia dall'opposizione che da alcuni consiglieri comunali di maggioranza. Nei giorni scorsi, c'è stata, una, riunione della coalizione guidata dal sindaco Giuseppe Cuorno. Oggetto: stabilire il da farsi anche alla luce della relazione prodotta dal ragioniere capo del Comune di Sorrento Giovanni D'Amora che, nel documento, ha ribadito che l'ente è in grado di indebitarsi addirittura per la cifra monstre di 70 milioni. Un assist contro il project financing e che sembra aprire alla possibilità di una gestione pubblica da parte dell'amministrazione.

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