domenica 24 giugno 2018

Faito e Vesuvio, stop incendi grazie a una «stanza segreta»

Faito
Fonte: Dario Sautto da Il Mattino

Dai satelliti e dalle nuove tecnologie può arrivare una mano per spegnere più velocemente gli incendi, per individuare inneschi e per arrivare anche ai piromani. Tutto grazie alla collaborazione tra alcune imprese napoletane, Vigili del Fuoco e Sma Campania. Il Parco dei Monti Lattari, presieduto da Tristano Dello Joio, sarà il primo Ente a sperimentare il progetto Taled (TelecommunicAtion, Localization and real time Environment Detection) finanziato lo scorso anno dalle Agenzie Spaziali Europea ed Italiana nell’ambito del programma europeo di ricerca applicata Artes 20. Un nuovo sistema concepito a Napoli, ideato dopo le ultime due estati che sono state caratterizzate dai vasti incendi, in particolare sul Vesuvio e proprio tra il monte Faito e le altre zone boschive dei Lattari, che hanno devastato migliaia di ettari di macchia mediterranea. Il progetto consiste nello sviluppo di una piattaforma innovativa integrata di telerilevamento e di telecomunicazioni a larga banda, unica nel suo genere, per il pronto intervento in caso di incendi e disastri naturali. Alla sua realizzazione ha lavorato un team di imprese (Consorzio ALI, Euro.soft, IES) che ha realizzato un sistema che prevede l’invio di informazioni agli operatori addetti allo spegnimento degli incendi. L’avanzamento del fronte dell’incendio e del fumo e altri dati metereologici raccolti da Taled saranno inviati in tempo reale su appositi tablet in dotazione alle squadre di soccorso. Incrociando dati satellitari e osservazione sul posto, si potranno così gestire meglio le squadre di spegnimento. Il secondo passaggio, poi, è assicurato nella fase post-incendio, attraverso l’utilizzo di sensori intelligenti e di immagini da satellite e droni. Taled traccerà l’area percorsa degli incendi ed individuerà il punto di innesco, arrivando a scoprire in tempo breve anche la causa originaria e, con essa, il piromane. Quest’ultima attività, denominata AB.COM (Antincendio Boschivi) è sviluppata dalla startup Space Factory e prevede anche la partecipazione del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali, il Dipartimento di Ingegneria dell’Università Parthenope di Napoli e la società Telespazio. Un'innovazione tutta napoletana che fornirà anche un supporto all’individuazione di discariche abusive su aree incendiate e di eventuali depositi di amianto e rifiuti tossici nascosti nella zona bruciata.

Nessun commento: