mercoledì 11 luglio 2018

Monti Lattari / Penisola Sorrentina - Il consiglio regionale approva la modifica del PUT

Regione Campania - La Commissione Urbanistica del Consiglio Regionale della Campania ha approvato il Disegno di Legge di Semplicazione in materia di Governo del Territorio. Nel testo di Legge approvato in Commissione VI è l’articolo 4 che recepisce le principali proposte di modica e aggiornamento del Piano Urbanistico Territoriale. «Al fine di accelerare l'approvazione in Consiglio Regionale del nuovo Put - ha detto il consigliere regionale Alfonso Longobardi -, così da dare risposte concrete ai Cittadini ed agli operatori, abbiamo deciso di anticipare già nella Legge votata oggi sulla Semplificazione di Governo del Territorio la parte più importante della mia iniziativa di riforma urbanistica sull'area Monti Lattari-Costiera Sorrentino-Amalfitana. Questa votazione, che consente al testo di approdare in aula per il voto finale del Consiglio Regionale che è in programma martedì prossimo, rappresenta una decisione storica. Dopo 30 anni di immobilismo e mancate decisioni, il Piano Urbanistico Territoriale dell'Area Sorrentino-Amalfitana e dei Monti Lattari viene aggiornato ed adeguato alla modernità, così da rispondere alle nuove esigenze e vocazioni del territorio e delle nostre città. Il tutto senza alterare il paesaggio e nel rispetto assoluto dell'ambiente e della natura». Le principali modifiche inserite nella Legge di Semplificazione sul Governo del Territorio e che riguardano il PUT dell'Area Sorrentino-Amalfitana e dei Monti Lattari sono: il mutamento di destinazione d'uso tra differenti categorie d'uso terziarie che è da considerarsi (qualora non urbanisticamente rilevante) sempre consentito; il restauro conservativo degli edifici ed il loro consolidamento statico; la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici e la demolizione e ricostruzione, o ripristino, di edifici preesistenti con modifica di sagoma.
 
Gli interventi di demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria di edifici preesistenti, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l'adeguamento alla normativa antisismica, nonché quelli volti al ripristino di edifici, o parti di essi, eventualmente crollati o demoliti, attraverso la loro ricostruzione, purché sia possibile accertarne la preesistente consistenza, qualora comportanti anche modifica di sagoma, sono consentiti solo nelle zone territoriali 4, 5,6. 7, Il, 12, 14 e 15 di cui all'articolo 17. «Sono tutte modifiche compatibili con la tutela ambientale e del paesaggio - spiega Longobardi - che non fanno altro che recepire finalmente disposizioni nazionali (D.P.R. 380 del 2001) in vigore da anni e che finora per inerzia e immobilismo non sono mai state inserite nelle apposite norme regionali che regolamentano la materia urbanistica. Per il nostro territorio quella di oggi è una giornata molto importante, perché aggiornando il Put poniamo seriamente le basi per lo sviluppo sano e duraturo del territorio. Il tutto senza determinare scompensi sulla doverosa e sacrosanta difesa del suolo, dell'ambiente e dello straordinario paesaggio delle nostre aree, sia quelle interne che quelle costiere. Con grande gioia condivido oggi questo traguardo storico con gli amici amministratori comunali, ai tecnici degli uffici, agli operatori ed ai professionisti che si occupano della materia urbanistica, perché con tutti loro negli ultimi mesi ho lavorato fianco a fianco, giorno dopo giorno, per raggiungere insieme un grandissimo obiettivo».

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