lunedì 9 luglio 2018

“Oro Rosso”: la chiave di volta per il rilancio locale

Soddisfazione degli organizzatori per la tre giorni dedicata alla festa del pomodoro e della sua tradizione 

Sant'Antonio Abate - Sold out per l'ultima serata di “Oro Rosso”. Grande successo ha riscosso ieri la festa del pomodoro e della sua tradizione patrocinata dal comune di Sant'Antonio Abate e in collaborazione con la condotta Slow Food dei Monti Lattari, svoltasi dal 6 all'8 luglio scorso. La gente si è riversata tra via Borsellino e via Cavour per contribuire alla raccolta fondi del centro parrocchiale “Santa Maria Rosa Nova” di cui è animatore principale don Salvatore Branca. Parroco della chiesa madre, quella di Sant'Antonio Abate appunto, crede nella forza aggregativa della chiesa intesa come comunità. Ogni sua azione è indirizzata alla speranza di porre le basi per offrire un futuro socio-occupazionale ai giovani. Quegli stessi giovani che sono stati la vera rivelazione della sesta edizione, pronti e solerti per controllare la pulizia dei tavoli e la realizzazione della raccolta differenziata durante le serate. Conclusione col botto che, in men che non si dica, ha spazzato le nuvole e la pioggia scrosciante di sabato nel dimenticatoio più buio. Tutta la cittadinanza ha partecipato all'evento dal cuore nobile. Tantissimi i volontari che si sono messi in gioco in prima persona per la riuscita della manifestazione. Il pomodoro è stato il vero protagonista di “Oro Rosso” declinato nei modi più svariati. Con la pasta, sulla pizza al forno o fritta, nella caponata, ma l'evento è anche la festa del cibo buono, pulito, giusto, locale e tradizionale.
 
Grande successo hanno riscosso la torta nuda, le zeppole di zio Savino, il provolone impiccato sciolto su fetta di pane. L'aspetto più bello della sesta edizione è un altro ed è importante sottolinearlo per far sì che un po' tutti incomincino a riflettere sul ruolo che ogni idea può ricoprire per le realtà locali. Gli eventi servono da un lato a vivacizzare i luoghi; dall'altro rivestono un significato più profondo perché la gente che “occupa” le strade è il primo elemento di sicurezza sociale. Adesso, l'appuntamento è alla settima edizione.

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