mercoledì 11 luglio 2018

Salerno, sistema a mezzo servizio rischio caos nel Cilento e Costiera

Fonte: Marco Di Bello da Il Mattino 

Se per emergenza rifiuti si intendono i cumuli di sacchetti della spazzatura, per il momento, in provincia di Salerno ancora non si è arrivati a questo punto. Nessuno può negare, tuttavia, che il ciclo integrato dei rifiuti salernitano sia in forte crisi. E non da ieri, quando nello Stir di Battipaglia si è sviluppato un incendio fortunatamente spento in poche ore. Tanto è bastato però per far tremare i polsi a sindaci, presidenti di Provincia e Regione. Come in una sorta di emergenza continua, piuttosto, da quasi un anno la provincia di Salerno resta sull'orlo del precipizio. Da quando, cioè, la Regione Campania decise di finanziare la realizzazione di un impianto di compostaggio da 36.800 tonnellate annue proprio nell'impianto di trattamento rifiuti battipagliese. Per avviare i lavori, attualmente fermi al palo, sarebbe stato necessario svuotare l'impianto dai rifiuti di cui è ricolmo. Le continue manutenzioni a cui è sottoposto il termovalorizzatore di Acerra, tuttavia, hanno impedito di operare in tal senso. Anzi, se possibile, la situazione nell'impianto di Battipaglia, che raccoglie i rifiuti da tutti i 158 comuni della provincia di Salerno, è andata via via peggiorando fino all'incendio di ieri. L'impianto pubblico, di proprietà della provincia di Salerno, è comunque solamente una parte del problema. Un problema che riguarda in larga parte anche i privati, per lo più presenti fra Battipaglia ed Eboli. Lo dimostrano i continui provvedimenti della magistratura, che solamente negli ultimi mesi è intervenuta ripetutamente per fermare abusi vari.
 
E lo dimostrano gli incendi, che, nel giro di 365 giorni, hanno colpito almeno tre impianti: Sele ambiente. Nappi sud e Stir. A pagarne le conseguenze sono i cittadini. Quando non avvelenati da miasmi o emissioni velenose, colpiti dalle ordinanze di divieto di conferimento rifiuti. In alternative a queste, si sono registrate generiche raccomandazione a limitare la produzione di rifiuti. Peggio ancora quando i rifiuti, a causa delle improvvise emergenze, sono rimasti a terra. Fino ad oggi, i comuni salernitani che hanno patito i problemi maggiori sono stati quelli dell'agro nocerino-samese. In estate, coi vacan zieri che irrimediabilmente portano con sé un surplus di immondizia, il problema si è spostato nelle aree turistiche: costiera cilentana e amalfitana. Per questo, a più riprese, dai sindaci del salernitano sono arrivate sollecitazioni affinchè il problema dei rifiuti venga finalmente risolto. D'altro canto, la Provincia e la Regione sollecitano i sindaci affinchè il piano di ambito dei rifiuti, il cosiddetto Ato, sia finalmente messo in funzione. A questo proposito, forse oggi potrebbe essere la volta buona. Nel pomeriggio, infatti, è prevista l'assemblea per la selezione del direttore generale. Con questa nomina, finalmente, l'Aio potrà finalmente dare il via alla riorganizzazione del ciclo dei rifiuti. Fino a venerdì, però, causa dello Stir, la spazzatura resterà a terra.

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