venerdì 28 settembre 2018

Campania By Night

Vico Equense
Fonte: Stefano de Stefano da Il Corriere del Mezzogiorno 

E da oltre dieci anni che la Scabec opera in Campania per l'organizzazione di eventi e per la promozione di luoghi, beni e attività culturali legate al territorio della nostra regione. La struttura ha sviluppato nel tempo una capacità elaborativa di progetti ed azioni di valorizzazione, che tendono a mettere in circuito i principali siti e musei della Campania, favorendo soprattutto la fruizione degli stessi da parte di un pubblico sempre più numeroso. Questo spiega per esempio l'introduzione della Campania-Artecard, un prezioso ticket che tiene insieme gli ingressi a scavi e musei ed il trasporto pubblico che consente un agile (ed economico) raggiungimento anche di quei siti, storici e turistici, distanti dalla grande città. Come ad esempio il Campania Express, il confortevole treno circumvesuviano, con quattro corse al giorno in andata e altrettante al ritorno fra Napoli e la Penisola Sorrentina. Questo convoglio, riconoscibile anche dalle immagini dei luoghi di destinazione riprodotte sulle carrozze all'esterno, ferme nelle località più gettonate dai visitatori italiani e stranieri per ragioni museali o paesaggistiche come Ercolano, Torre Annunziata, Pompei, Castellammare, Vico Equense e ovviamente Sorrento. Ma oltre a garantire un agevole trasferimento fra le diverse località, nel lavoro della Scabec vanno evidenziate anche progetti di promozione del patrimonio, ed m particolare iniziative come «OPENart-Campania» e «Campania by Night». Rassegne che mirano ad avvicinare un numero sempre più esteso di persone ai luoghi artistici, attraverso eventi culturali e di spettacolo, organizzati per esempio in contesti di alto valore storico come Pompei, con un programma di passeggiate serali nell'antica città, illuminata e resa magica da installazioni d'arte e da un ciclo d'incontri con scrittori e artisti e archeologi.
 
O ancora Ercolano dove a inizio ottobre saranno organizzate le inedite visite al Teatro sepolto dall'eruzione vesuviana del 79 d.C, e la Reggia di Caserta dove si è svolta in collaborazione con i Teatri San Cario e Verdi la manifestazione musicale «Un'estate da rè». In particolare «Campania By Night - Archeologia sotto le stelle» ha puntato su aperture serali, e quindi tanto suggestive quanto inattese, dei siti archeologici campani Dal mercoledì alla domenica tutti i giorni c'è stato un cartellone con circa 80 appuntamenti divisi tra 5 siti archeologici, per conoscere o per rivedere luoghi famosi in tutto il mondo come i Templi di Paestum, illuminati al centro dell'omonima piana, ravvivata anche da spettacoli e concerti di prestigio, ma anche per scoprire alcune realtà meno note ma di fascino non inferiore come il Museo Archeologico di Villa Arbusto a Lacco Ameno d'Ischia o la Villa Romana Marittima di Minori in Costiera Amalfitana. Percorsi dal tramonto fino a notte fonda con visite guidate o itinerari in audioguida affiancati a performance artistiche internazionali di danza, teatro e musica. Un discorso che andrà avanti in altre località non meno significative, come avverrà in questo fine settimana a Malori con un ciclo di visite e di spettacoli per scoprire i tanti scrigni del territorio, tra i quali l'Abbazia di Santa Maria de Olearia, fra le più importanti testimonianze del periodo altomedioevale in Costiera Amalfitana. «I progetti di valorizzazione messi in campo dalla Regione Campania attraverso la Scabec - afferma il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca - hanno una doppia finalità: da una parte offrire modalità nuove di fruizione dei numerosi e straordinari monumenti e siti culturali dei nostri territori, come ad esempio le visite notturne spettacolarizzate, e dall'altra mettere in rete con i grandi attrattori quali Pompei e il Vesuvio anche quelle realtà minori che non sempre hanno la giusta visibilità e notorietà che meritano». Una filosofia che si estende, per progetti passati e futuri, a tante altre realtà del territorio come Pietrelcina nel Sannio o Santa Maria Capua Vetere in Terra di Lavoro. «Investire in cultura - continua De Luca per noi significa fornire anche uno strumento utile a tutta la filiera del turismo, che per una regione come la nostra può e deve rappresentare uno dei settori di punta dello sviluppo e della crescita economica. Abbiamo infatti tutti gli ingredienti per far crescere ancor di più la Campania tra le mete culturali preferite in Italia».

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