domenica 13 gennaio 2019

Faito, il PD si auspica un cambio di rotta

Vico Equense - Anche il PD di Vico Equense, ieri mattina, è sceso in piazza per offrire un'alternativa al governo gialloverde. Oltre a sposare la battaglia anti Lega e Movimento Cinque Stelle, nel suo “cambio di rotta” i democrat di Vico Equense hanno posto l'accento sulla questione Faito, già oggetto, nei mesi scorsi, di un duro scontro con il Presidente dell’Ente parco regionale dei Monti Lattari, Tristano Dello Joio, che in un post, dopo la pubblicazione su FB da parte del circolo dem di alcune foto, sul suo profilo scrisse: “Vien da chiedersi dove fosse il PD vicano quando fronteggiavamo l’emergenza incendi un anno fa, dove fosse il PD cittadino quando contribuivamo a far rinascere il Faito, insieme alle amministrazioni di Vico e Castellammare, con un piano sicurezza regionale di altissimo profilo che ha consentito al Faito di far registrare numeri record, persino superiori rispetto al periodo antecedente al terremoto del 1980. E dov’è tuttora il PD vicano mentre continuiamo a batterci per il ripristino dell'ordinario e per la valorizzazione del territorio, eliminando la minaccia dei roghi?” Intanto il Faito resta sotto i riflettori dei dem, in seguito al taglio indiscriminato di venticinque alberi, che ha suscitato vive proteste di residenti, operatori e ambientalisti. “Faito – inizia così il volantino distribuito dagli attivisti del Partito Democratico - è una montagna mortificata e sfregiata. Incendi, frane, costruzioni abusive, sversamento di materiali di risulta di dubbia provenienza e composizione lo hanno letteralmente “martirizzato” nel corso del tempo…”
 
Ma nel frattempo un’altra vicenda tiene banco sulla montagna. I rifiuti derivanti dalle frane dello scorso anno potrebbero essere interrati in quanto ritenuti non pericolosi. E in occasione di una conferenza di servizi convocata dalla Città Metropolitana lo scorso 7 dicembre, si è parlato dell’esito delle indagini dell’Arpac in tal senso. Sulla questione è intervenuto Dello Joio, in una nota spiega di non essere “mai stato interpellato” e di essere “venuto a conoscenza dello sversamento soltanto a cose fatte, a seguito dei lavori di ripristino della viabilità lungo la SS ex 269 Moiano-Faito. E a tal proposito, con nota inviata il 20 settembre 2017 al Comune di Vico Equense e alla Regione Campania, in qualità di ente proprietario, ai carabinieri forestali di Castellammare di Stabia, al comando stazione dei carabinieri di Vico Equense e, per conoscenza, alla Dg Difesa Suolo e alla Uod Gestione delle Risorse Naturali Protette della Regione Campania, ho chiesto la rimozione urgente dei cumuli detritici alluvionali depositati impropriamente ed unicamente correlabili alle attività di somma urgenza degli eventi franosi occorsi a seguito degli incendi dell’agosto scorso ed ai successivi eventi meteorici”. Nel corso della conferenza di servizi indetta dalla Città Metropolitana, infine, il presidente dell’Ente Parco dei Monti Lattari fa sapere che “si è deciso di stabilizzare il materiale a seguito di una nota favorevole e di analisi effettuate dall’Arpac, mai inviate a noi”.

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