Vico Equense - In un articolo pubblicato oggi dal quotidiano Il Mattino, la storia della famiglia Dell’Amura. Nel loro locale a Vico Equense da mezzo secolo ogni giorno si celebra il rito della Pizza al Metro, geniale invenzione brevettata da Gigino Dell’Amura che, al pari di artisti e uomini di ingegno, con la sua fantasia, ha lasciato un segno indelebile nella storia della pizza. Un’invenzione che nasce per caso, dal lavoro di panettiere che Gigino aveva ereditato dal padre. È notte, si lavora per fare il pane, si assaggia qualcosa, si creano forme, sapori, si prende un po’ d’impasto, lo si schiaccia, inforna, magari si condisce con dell’olio d’oliva e si assaggia. Nasce così la futura fortuna della «Pizza al metro». “Fin dall’origine – scrive Luciano Pignataro nell’articolo - si favoleggia sul segreto che renderebbe questa pizza unica e che di volta in volta si è creduto di individuare nell’acqua, nella qualità del lievito o nella farina. Fatto sta che il mistero resta, sia che si tratti di semplice margherita o marinara sia che si ci avvicini a specialità quali la pizza Italia Unita, con ingredienti che richiamano i colori della bandiera italiana: prosciutto crudo, mozzarella, scaglie di parmigiano, basilico e rughetta. E con i decenni questa pizza ha accompagnato l’evoluzione del gusto italiano assorbendo anche le novità che venivano dalla cucina gourmet della Costiera. Insomma, una vera istituzione che negli anni ’70 fu battezzata l’Università della Pizza e che è stata celebrata nel 2018 con una grande cena preparata da decine e decine di cuochi stellati arrivati per Festa a Vico.” Insomma Pizza a Metro non è un locale qualsiasi. E’ la storia della città di Vico ed è la storia della pizza.
Nessun commento:
Posta un commento