giovedì 20 giugno 2019

Sanità, Beneduce-Russo: “Istituire centro regionale per sensibilità chimico multipla”

Flora Beneduce
Regione Campania - “Difficoltà respiratorie, dolori toracici e asma, irritazione della pelle, orticaria possono rappresentare la spia di una patologia semisconosciuta come la sensibilità chimico multipla, dall’inglese Multiple Chemical Sensitivity (MCS). Si tratta di una ipersensibilità ad una categoria di sostanze chimiche che se non diagnosticata in tempo può determinare uno stato infiammatorio cronico dei tessuti e produrre danni organici irreversibili. Ecco perché ci siamo fatti promotori di una mozione che impegna il presidente della Giunta Vincenzo De Luca ad istituire un centro di riferimento regionale”. Lo dichiarano i consiglieri regionali Flora Beneduce ed Ermanno Russo, componenti della Commissione Sanità della Campania. “Un centro di riferimento regionale per la diagnosi e la cura – spiegano – ha lo scopo non soltanto di riconoscere precocemente la patologia ma anche di migliorare le modalità di trattamento dei soggetti affetti da MCS, fornendo loro servizi sanitari in adeguate strutture”. “Alcune Regioni italiane come il Veneto, l’Umbria e la Basilicata già si sono attivate per il riconoscimento della malattia con proprie leggi. Sarebbe il caso che anche la Campania accendesse un faro sul disagio di questi pazienti, che oggi sono, di fatto, invisibili. Le statistiche americane indicano che circa il 15 per cento della popolazione negli Stati Uniti d’America soffre di una qualche sensibilità chimica e che circa l’1,5/3 per cento ha una forma di MCS grave. In Italia non esiste una normativa di riferimento e i pazienti non sono neanche nel novero delle malattie rare. Eppure si tratta di soggetti che, nei casi più gravi, possono divenire completamente disabili, rinunciando al lavoro e costretti a vivere in casa, bonificando continuamente il proprio ambiente e riducendo la propria vita sociale ad incontri solo con persone adeguatamente decontaminate. Occorre mettere in campo tutti gli strumenti necessari e previsti dalla legislazione sanitaria per garantire questi nostri concittadini e porre fine alle loro sofferenze, imboccando la strada di una diagnosi e una cura appropriata”, concludono Beneduce e Russo.

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