venerdì 6 settembre 2019

Monte Faito da record. Ma scarsa la vigilanza

Castellammare/Vico Equense - Centomila. Tanti sono stati i visitatori che hanno raggiunto con la funivia la cima del Monte Faito. Un vero record che dimostra l'apprezzamento dei locali e dei turisti per i bellissimi boschi della montagna simbolo della catena dei Lattari e per l'Eav che ha investito sul trasporto della Funivia per il Faito, con cui, dal centro cittadino di Castellammare di Stabia si arriva in 7 minuti a mille metri di altitudine: verde, aria fresca e panorami mozzafiato. Il Consigliere regionale della Campania, Alfonso Longobardi, vicepresidente della Commissione Bilancio, non sta nella pelle per la soddisfazione «Come abbiamo sempre sostenuto, le iniziative di rilancio e valorizzazione del territorio non si improvvisano, ma si programmano. Non abbiamo bisogno di spot ma di azioni strutturali, come dimostra l'investimento sulla funivia del Faito che in Regione Campania ho contribuito a far riattivare». «La notizia di queste ore, dell'ennesimo record positivo di accessi all'impianto di risalita del Faito - aggiunge Longobardi - rappresenta un momento di orgoglio e grande soddisfazione. Il 27% di incremento, rispetto al dato dello scorso anno, con un mese di agosto che ha registrato 80.748 viaggiatori, è un primato di cui andare fieri. Gli impegni assunti pubblicamente con i cittadini sono stati sistematicamente mantenuti ed è per questo che possiamo con fiducia guardare al futuro per nuove ed importanti azioni da attuare a sostegno della nostra meravigliosa terra». Ma non è tutt'oro quello che luccica.
 
E sono gli abitanti del monte Faito che riconducono alla realtà chi governa il territorio. I boschi non sono tutelati ne sorvegliati e quando, alla sera, i visitatori lasciano la montagna per tornare a casa, il record che si raggiunge è quello dell'immondizia abbandonata. Oltre al fatto che nessuno ha ancora messo mano a un vero e proprio piano di rilancio della montagna dove le strade sono dissestate e i muretti abbattuti non sono mai stati riparati, l'illuminazione è scarsa o inesistente e tra poco inizierà la "stagione del saccheggio": di castagne e di legna, con abbattimenti selvaggi degli alberi secolari. Il problema resta irrisolto: il Faito, che è sotto l'egida dell'Ente Parco dei Monti Lattari, in realtà non è tutelato da alcuno. (da Il Roma)

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