sabato 16 novembre 2019

Faito. Taglio di alberi: partono le diffide

I Vigili del Fuoco accertano la pericolosità della strada 

Vico Equense - La strada che collega il centro di Vico Equense al Monte Faito è aperta e attraversata da chi ha necessità di spostarsi, ma giovedì scorso i vigili del fuoco ne hanno accertato la pericolosità. Il motivo è sempre lo stesso: alberi pericolanti a ridosso della sede stradale. Per questo motivo occorre con urgenza provvedere a una verifica, con un tecnico abilitato, per stabilire lo stato di salute delle piante. In attesa di questi controlli, i Vigili del Fuoco dicono che bisogna inibire, scopo cautelativo, il traffico veicolare e pedonale nel tratto interessato dall'evento. «Ci auguriamo che gli enti competenti si diano da fare» sbotta il sindaco Andrea Buonocore. Intanto complice il brutto tempo e le forti raffiche di vento gli alberi cadono e l'incolumità dei cittadini è a rischio. Sul monte Faito ci sono alberi carbonizzati dai roghi dell'estate 2017 e vanno eliminati. Altre alberature, invece, devono subire interventi differenti: si pensa all'alleggerimento della chioma o alla deramificazione. Bene: su questi progetti c'è una faida tra enti scoppiata a seguito di una riunione convocata dalla Regione Campania lo scorso 30 ottobre prima dei cedimenti di alcuni alberi avvenuti in concomitanza con i temporali alla presenza sia degli enti proprietari del Faito (Regione e Città metropolitana di Napoli) sia di Sma Campania e Comune di Vico Equense. Che cosa sta succedendo? L'ente parco dei monti Lattari, presieduto da Tristano Dello Joio, è chiamato a svolgere gli interventi perché deve salvaguardare la vegetazione. Ma il Comune contesta l'esito della riunione del 30 ottobre tanto da fare una diffida. Lo stesso ha fatto l'associazione "IVIX Faito 1444-Associazione di Promozione Sociale (Aps)". Con queste diffide, il Comune e l'associazione invitano parco dei Monti Lattari, Città Metropolitana e Regione ad attuare l'eliminazione e l'alleggerimento della chioma delle piante «al fine di pervenire con la massima urgenza al ripristino delle condizioni di sicurezza».

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