lunedì 9 dicembre 2019

Il corteo delle Pacchianelle

Vico Equense - Rappresentazione di usanze e leggende, di realtà e tradizione, le Pacchianelle, nella loro complessità, abbracciano religione e folklore, etnologia e sociologia, storia e cultura, proponendo ritratti di vita popolare che si associano alla “povertà” di quello straordinario avvenimento avvenuto, oltre venti secoli fa, in un angolo sperduto della Galilea, a Betlemme. E le Pacchianelle, profumate di incenso e di agrumi, si mostrano all’attenzione pubblica con un corteo multiforme e variopinto che, composto da oltre 300 figuranti di ogni età, nel suo insieme, rappresenta uno scenario presepiale in movimento, con i figuranti che, indossanti costumi da festa ed abiti comuni da lavoro, ispirati alla tradizione del settecento napoletano, diventano Angeli e Sacra Famiglia, personaggi biblici e Magi, venditori di frutta e verdure, pescatori e vinaioli, contadini e pastori. E organizzare la sfilata delle Pacchianelle, rinnovarla con nuove idee e perfezionarla curandone i particolari, dà sensazioni ed emozioni difficili da trasferire su carta, con le preoccupazioni e le perplessità che si moltiplicano a mano a mano che si procede alla composizione del corteo, a cominciare dal ricercare quelle centinaia di persone che inizia a ridosso della Festa dell’Immacolata, con gli zampognari che si fanno sentire suonando la novena per la Vergine che, per la borgata di San Vito, è devozione ultracentenaria. Alla chiamata “sono in distribuzione i vestiti per le Pacchianelle” rispondono in tanti e si cerca di accontentare tutte le richieste di partecipazione.
 
Gli indumenti escono dai contenitori, si staccano dalle grucce, abbandonano quell’odore caratteristico della naftalina, per cominciare a diventare coordinati per i personaggi, con quel minuzioso e particolare verismo, che diventa determinante per la rappresentazione di quel fascinoso indescrivibile “teatro di strada” da interpretare. E far memoria del passato, vale un aneddoto che è parte della storia delle Pacchianelle, a cui era molto affezionate l’indimenticato Frà Ciccio (al secolo Fiorentino) che, negli anni 60, per invogliare a partecipare alla processione (in quel tempo le Pacchianelle erano considerate corteo religioso), si recava presso le abitazioni del contado accompagnandosi con gli abiti, che provvedeva a personalizzare per qualche componente (o per più di qualcuno) della famiglia visitata. Lo spiccato zelo e l’entusiasmo organizzativo ha, ieri come oggi, sempre caratterizzato l’attenzione di un avvenimento del quale occorre essere fieri ed orgogliosi, qual’è quello delle Pacchianelle.

4 – continua 
A cura dell’Ass.ne Amici delle Pacchianelle

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