lunedì 1 giugno 2020

Il Nisida Live Festival resiste con la mostra "Quarantena", sulla rivista EFFE


Dieci fotografi per raccontare il tempo sospeso all'ombra del Vesuvio

Il Nisida Live Festival resiste. A causa del coronavirus non è stato possibile offrire lo stesso intrattenimento degli scorsi anni per la rassegna di concerti, dj set, mostre fotografiche e incontri letterari, che quest’anno sarebbe giunta alla sua quinta edizione, nel suggestivo scenario dell'isola di Nisida. Tuttavia, il produttore della kermesse Emanuele De Angelis ha deciso di dare continuità, su una piattaforma diversa, ad una delle iniziative che animano la manifestazione ed offrire, attraverso il magazine online EFFE, uno spazio artistico per una mostra fotografica, raccontando il momento attuale. L’occasione si è traformata così in un modo per riflettere attraverso l’obiettivo di dieci fotografi sulla nostra quarantena all’ombra del vesuvio, con venti scatti d’autore, due per ogni artista che ha aderito all’iniziativa. Marilena Cavaliere, Ludmila Derevshchikova, Angelica De Simone, Max D'Orso, Peppe Di Donato, Fabio Foggia, Alessando Gatto, Anna Marzocchi, Pietro Perrino, Mariella Zifarelli, questi i nomi dei dieci talenti che hanno provato a raccontarci questo tempo sospeso che tutti noi siamo stati chiamati a vivere nel corso dell’ isolamento generato dal Coronavirus. Tante le sensazioni che affiorano dagli scatti che vanno dal senso di incomunicabilità, alla voglia di rinascita, attraverso oggetti di uso quotidiano come i computer, i libri, le scrivanie, le finestre che si affacciano sul mare di Napoli, gli androni interni dei palazzi, fino anche al cibo, dalla pasta al forno, alla frutta con l'immancabile macchinetta del caffè napoletano o alla farina utilizzata per gli impasti fatti in casa, nello sforzo di controllare questo tempo difficilmente addomesticabile. In questa narrazione per immagini subentrano anche i dispositivi di protezione, come i guanti e le mascherine che sono diventate le nostre uniche armi visibili contro quello che molti hanno nominato il nemico invisibile, in attesa di un'alba nuova, dove potremo tornare a vivere con tutti i sensi.

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