domenica 12 luglio 2020

Mare. Odissea Circumvesuviana

Foto Repubblica Napoli
Oggi su Repubblica Napoli un lungo reportage dal treno per Sorrento. L'odissea Circumvesuviana per il mare tra fermate saltate e bagnanti rimandati indietro. "A Vico e a Meta, - si legge nell'articolo di Tiziana Cozzi - senza prenotazione si torna indietro, l' accesso alle spiagge libere è impedito (a Vico solo su prenotazione, a Meta sono aperte solo ai residenti), trasformate in piccole oasi per pochi. Quando il treno dopo un'ora e mezzo di viaggio arriva a Meta, senza aria condizionata e una "corsa-trappola" con stazioni chiuse, il benvenuto è un "Prego, tornate indietro". La stazione è presidiata da polizia municipale. Guardia di finanza (con cani al guinzaglio), volontari della protezione civile e perfino il sindaco. Tutti ad accogliere o meglio a respingere le masse di aspiranti bagnanti del sabato. È l'applicazione dell'ultima ordinanza firmata il 9 luglio (in vigore fino al 31) dal sindaco Giuseppe Tito che, sceso dal suo motorino, invita lui stesso i passeggeri appena sbarcati da Napoli a desistere. È il mare off-limits dell'era post Covid. «Rispetto semplicemente l'ordinanza del presidente De Luca - spiega - il distanziamento è necessario. L'emergenza non è finita e noi sindaci abbiamo facoltà di emettere anche ordinanza di chiusura. Siamo un paese ospitale ma qui si rispettano le regole». Regole si ma nessun avviso nelle stazioni di Napoli che avvertano dell'inconveniente e convincano i bagnanti a cambiare destinazione. «Abbiamo chiesto più volte all'Eav dimettere avvisi in stazione - chiarisce il sindaco - eppure siamo sommersi dai bagnanti, sembra che nessuno sappia nulla. Stiamo preparando un video, chiederemo all'Eav di mandarlo in onda nelle stazioni». Nonostante le restrizioni, decine di passeggeri continuano a riversarsi la mattina del sabato e della domenica nelle stazioni di Vico Equense, Seiano e Meta, le uniche località con spiagge libere della costa. Per molti una giornata da dimenticare... «Queste spiagge ci stanno distruggendo - confessa un vigile di Meta - combattiamo con chi vuole andare a mare, non facciamo che rimandarli indietro».

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