venerdì 3 febbraio 2023

Videogiochi, Adinolfi: “Si a migliori e maggiori strumenti di controllo parentale per i videogiochi destinati ai genitori per monitorare i tempi di gioco e prevenire gli abusi”

“In Europa i giocatori di videogiochi appartengono a tutte le fasce di età e tale industria ha la più rapida crescita, nonché dimensione di tutto il mercato europeo, infatti, stimata 23,3 miliardi di euro nel 2020, ha addirittura un fatturato mondiale più elevato rispetto alle imprese musicali e cinematografiche. Per quanto tale settore abbia, ormai da tempo, un suo ruolo nell'ecosistema culturale-creativo, rappresentando la forma più popolare di intrattenimento in Europa, sono ancora molti i rischi legati ai videogiochi che vengono trascurati”. Così l’eurodeputata salernitana e vice coordinatore regionale di Forza Italia, Isabella Adinolfi, interviene sui rischi legati ai videogiochi. “Tra i vari aspetti che preoccupano ci sono sicuramente: il "disturbo da gioco", che, come definito dall’Organizzazione mondiale della sanità, costituisce per il giocatore una vera e propria dipendenza; l’utilizzo di tali piattaforme online dai truffatori per scopi di phishing; il dilagante utilizzo di tali piattaforme per incitamento all'odio e cyberbullismo, anche verso minori; e ultimo, ma non per importanza l’accesso all’immane quantità di dati personali, talvolta sensibili, che le piattaforme dei videogiochi online hanno” rincara la dose l’eurodeputata.


 

“Necessitiamo, dunque, di maggiori e migliori strumenti di controllo parentale che aiutino a filtrare i contenuti per età del giocatore, a monitorare il tempo dedicato ai giochi e a disabilitare, se necessario, le comunicazioni con altri partecipanti – conclude l’onorevole Adinolfi - Inoltre, c’è bisogno di campagne di sensibilizzazione per i minori, che potrebbero ignorare i rischi connessi ai videogiochi e campagne di informazione per i genitori dei minori, che spesso potrebbero non essere a conoscenza degli strumenti di cui sono dotati per tutelare i bambini e i giovani. Queste le nostre linee guida per la Commissione”.

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